“La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”: alla Cgil una panchina rossa contro i femminicidi
In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, una panchina rossa è stata posata nel cortile d'ingresso della Camera del Lavoro
Il cortile interno della Cgil di Piacenza, area dalla quale transitano centinaia di donne e uomini tutti i giorni, è diventato uno spazio contro la violenza sulle donne. Una panchina rossa, colore del sangue e simbolo del posto occupato da una donna che non c'è più, portata via dalla violenza, è stata posata nella mattinata di mercoledì 25 novembre nel cortile d'ingresso della Camera del Lavoro, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”, questa la frase incisa.
«La panchina è un simbolo, una sosta: un punto dove fermarsi, ascoltare e guardarsi negli occhi. Particolarmente importante il fatto che l'idea sia venuta da un uomo, ed è stato un regalo e una sorpresa anche per il coordinamento donne da parte di Massimo Tarenchi» afferma Giovanna Gheduzzi della Filctem Cgil. «Personalmente il 25 novembre in questo senso non lo vorrei più, perchè ci costringe a ricordare qualcosa che non dovrebbe esistere. Fino a quando ci sarà questa data, rifiuto anche l'idea dell'8 marzo: non può esserci festa della donna se prima non c'è il rispetto assoluto, che chiediamo a gran voce e di cui abbiamo gran bisogno. Ho fiducia in un certo mondo maschile e mi auguro di non sbagliarmi».
«Non è una giornata di cui dobbiamo dimenticarci una volta finita: questa panchina deve essere un simbolo, e ogni volta che la guardiamo dobbiamo ricordarci che c'è un problema, perchè una donna ogni 3 giorni viene uccisa e spesso la violenza ha le chiavi di casa» ha aggiunto Massimo Tarenchi.
«Questa panchina è un dono concreto alla città, che testimonia il nostro impegno quotidiano, come sindacato, nel combattere ogni forma di discriminazione, violenza e molestie» ha continuato Gianluca Zilocchi di Cgil. «La violenza purtroppo coinvolge tante, troppe donne, spesso in silenzio: anche nella nostra città abbiamo assistito a fatti di cronaca gravissimi. Vogliamo dire che ci siamo, ma che dobbiamo impegnarci tutti per cambiare questa società. Non bisogna rassegnarsi alle violenze e il sindacato è un luogo a cui rivolgersi per poter denunciare e combattere gli abusi, sia in casa sia a lavoro, per tutti».
«A nome del coordinamento donne della Cgil, volevo ringraziare chi ha materialmente fatto questa panchina: che l'idea venga da un uomo mi fa sperare in un futuro migliore» hanno concluso Emilietta Avanzi e Stefania Pisaroni. «Quest'anno, anche a causa della pandemia, la violenza sulle donne è aumentata esponenzialmente. Spero che questa panchina, tra non troppo tempo, possa essere occupata da tutte le conquiste per il nostro mondo femminile».
Parallelamente, nel corso della mattinata, è andata in scena l'iniziativa "Un nodo al cuore della violenza". Dei fiocchi rossi sono stati posizionati sui platani del Pubblico Passeggio assieme a frasi, riflessioni, esperienze sull'essere donna in questo particolare momento storico per sensibilizzare la cittadinanza al delicato tema della violenza sulle donne. Le associazioni che hanno aderito al progetto sono state Acli, Meic, associazione ex studenti del Sant'Isidoro, Mondo Aperto e Forum delle Associazioni Familiari.