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«Lecite le manifestazioni artistiche, rispettare clausole assegnazioni spazi pubblici»

Lo scrive in una nota il segretario provinciale di Ugl Pino De Rosa, intervenendo in merito alla mancata concessione di Spazio 4, da parte del Comune di Piacenza, per uno spettacolo di drag queen

Pur volendo mantenere la tradizionale “pertinenza” degli interventi pubblici dello scrivente Sindacato, che evita accuratamente di uscire fuori dal seminato concentrandosi esclusivamente sui temi del lavoro, crediamo che le vicende di Spazio 4, ma nella loro interezza, meritano un nostro punto di vista.

«Anche gli attori sono lavoratori e il fatto di non essersi potuti esibire non è certo una buona notizia. Ma chi li ha invitati era veramente interessato alla loro performance artistica o tendeva ad utilizzare impropriamente uno spazio pubblico, in concessione per ben definiti scopi, per finalità invece di tipo politico e “di propaganda”?». Lo scrive in una nota il segretario provinciale di Ugl Pino De Rosa, intervenendo in merito alla mancata concessione di Spazio 4, da parte del Comune di Piacenza, per uno spettacolo di drag queen.

«Quanto accaduto per lo spettacolo di travestimento – scrive De Rosa - credo accadrebbe anche nel caso si ipotizzasse la lap dance oppure uno spettacolo gladiatorio. Saremo più chiari: se un’attività di concessione (un’area di servizio stradale, uno spazio commerciale in un aeroporto o in una stazione ferroviaria) va in gara per un locale di somministrazione ed uno ci apre invece un sexy shop la concessione viene revocata! E non perché qualcuno abbia in odio la mercanzia ivi venduta o per moralismo. Direi quindi che a questo punto bisognerebbe seriamente valutare se quella concessione è ancora legittima alla luce di almeno due casi d’inadempienza. Quello delle Drag Queen è il secondo. A noi interessa piuttosto la prima inadempienza e cioè la mancata osservanza della clausola sociale a protezione delle 3 operatrici che collaboravano presso Spazio 4 e che, anche dopo la richiesta d’intervento del Comune, nulla hanno visto mutare in relazione al loro “essere state scaricate” senza troppi complimenti dal nuovo gestore». 

«Rammentiamo che UGL il 30 aprile scorso ha inviato una richiesta di convocazione presso la commissione 3 del consiglio comunale di Piacenza per essere auditi in merito al mancato rispetto della clausola sociale prevista dal bando pubblico di assegnazione di Spazio 4. La commissione aveva trattato il tema, le lavoratrici si erano rivolte al nostro sindacato, i giornali avevano commentato ma il presidente della commissione non ci ha mai risposto. A noi pare di vedere che, a fronte di una sinistra ormai unicamente impegnata a dipingere arcobaleni, vi sia una parte della destra che, sia in relazione agli arcobaleni che alle cose più serie, potrebbe essere rinominata come “destra con il complesso”, quello d’inferiorità. E’ possibile, crediamo noi, apprezzare o no lo spettacolo dei travestimenti della lap dance o qualunque altra manifestazione artistica ed è lecito che ognuno faccia quel che gli pare. Gli spazi pubblici in concessione però se hanno delle modalità di assegnazione, devono rispettarli ugualmente tutti e soprattutto le clausole sociali vanno rispettate. Viceversa le concessioni possono essere revocate».

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