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"Letture al tempo del Covid", quando la cultura unisce

L'iniziativa di Deborah Frigoli e della madre, accomunate dalla passione per i libri, la lettura e la continua ricerca

Ingegnarsi per essere utili al tempo del Covid, condividendo la cultura per sentirsi più vicini. Potremmo definire così l'iniziativa che ha visto protagoniste la 34enne Deborah Frigoli e la mamma, accomunate dalla passione per i libri, la lettura e la continua ricerca. 

«Ad ottobre 2020, per esigenze strutturali e logistiche, io e la mia mamma abbiamo deciso di provare a rivendere a metà prezzo tutto il nostro patrimonio culturale in giacenza a casa dei miei e nello studio di mio papà. L'iniziativa è stata battezzata "Letture al tempo del Covid"», raccontano. «Ci spiaceva chiudere così tanti volumi in anonimi scatoloni: la cultura non va cestinata, sarebbe stato un colpo al cuore. Così ho pensato di provare a rivenderli a metà prezzo donando il ricavato».

«Naturalmente, a causa della situazione sanitaria, il nostro impegno e lavoro è stato svolto soprattutto grazie all'aiuto dei social. Con un primo messaggio su whatsapp abbiamo iniziato a far girare la voce. Mio marito si occupava di trascrivere la continua lista formando un pdf che è ancora in circolazione, io sistemavo e inviavo messaggi per conoscenza tra whatsapp e Facebook, mamma sanificava e imbustava i libri mentre e papà gestiva qualche vendita online», spiegano. «Insomma, un'esperienza con un gran lavoro di squadra, iniziato quasi per gioco ma che, grazie al passaparola continuo, è arrivata ad avere acquirenti anche oltre Piacenza e provincia, come Torino, Milan e Bergamo, facendo arrivare i libri grazie a spedizioni postali. Quest'inverno ne abbiamo catalogati circa 1100, tutti rivenduti a metà prezzo con un contributo da 3 fino ad un massimo di 10 euro».

Una risposta positiva e di gran interesse, che ha fatto scoprire l'iniziativa ad amici, parenti e a perfetti sconosciuti, in pieno lookdown. «Non avremmo mai pensato ad una cosa del genere, soprattutto in un momento sociale così cruciale. La gente è rimasta a casa ed ha letto i nostri libri. La cultura, come sosteniamo, deve continuare a circolare. Internet e social possono aiutare, avvicinando le persone, ma non potranno mai rimpiazzare il libro stesso come oggetto», continuano. «Il ricavato è stato donato a tre diverse associazioni ODV ex onlus. A febbraio abbiamo donato a "I Ragatti di Strada" di Casalpusterlengo; successivamente all'associazione volontaria Croce Casalese una quota simbolica per lo straordinario continuo lavoro in piena emergenza. Il 26 marzo, ultima donazione a Vidas Milano associazione che opera nel sostenere cure mirate a malti inguaribili ed oncologici».

«Vogliamo ringraziare di cuore i colleghi di scuola e sanità per averci aiutato con una grande partecipazione», concludono. «Visto l'immenso interesse social, non è escluso un evento online per conoscere i nostri acquirenti e soprattutto scambiare due parole, anche per sapere se il libro acquistato sia piaciuto o meno. Ci stiamo pensando, sarebbe una bella idea».

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