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Lo sciacallo dorato è arrivato anche nel Piacentino, trovato a Bobbio

La scoperta di due giovani, Marcello Tosca e Letizia Milani, che hanno avvistato l’animale a bordo della strada statale 45

Era stato avvistato lo scorso dicembre nel parmense. Altre segnalazioni si sono susseguite negli ultimi mesi in diverse province del Nord Italia. La sua presenza sta aumentando. Lo sciacallo dorato – spesso confuso con il lupo, altre volte con la volpe – è arrivato anche nel Piacentino. Stavolta c'è la certezza, dopo alcuni avvistamenti non confermati degli ultimi tempi. È stato infatti trovato a bordo della strada statale 45, poco distante da Bobbio, nei giorni scorsi. A scoprirlo sono stati due giovani, Marcello Tosca e Letizia Milani, appassionati di fauna. «Mi sembrava strano che non arrivasse anche qui da noi - spiega Tosca, che è anche un fotografo, seppur a livello amatoriale, di grande pazienza. Dalle dimensioni di un cane di media taglia, lo sciacallo dorato non è pericoloso per l’uomo. Questo canide lupino dalla folta pelliccia arriva dal Medio Oriente, ha colonizzato la penisola balcanica a partire dal ventesimo secolo e negli ultimi decenni sta attraversando la Slovenia per raggiungere l’Italia. Nel Friuli Venezia-Giulia e Veneto, infatti, ci sono ormai alcuni individui stabili. Quello trovato a Bobbio è un esemplare di 11 chili e mezzo. Non è pericoloso per le persone. La sua alimentazione si basa soprattutto su pollame e rifiuti domestici, spesso raccolti attorno a discariche pubbliche o piazzole ecologiche. Si pensa che siano duecento gli sciacalli dorati in tutti il Nord Italia, in forte aumento rispetto al passato, quando il primo esemplare fu avvistato in Veneto nel 1984. Ora sull'esemplare "bobbiese" sono partite le indagini e i rilievi del caso. 

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