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Venerdì, 19 Aprile 2024
Valdarda / Fiorenzuola d'Arda

Logistica tra Fiorenzuola e Corte: «Territorio saturo, non porta sviluppo»

Approvato dal Consiglio comunale di Fiorenzuola l'accordo con Provincia e Comune di Corte, preliminare alla realizzazione di una nuova piattaforma logistica. Minoranza contraria

Per poter portare avanti la richiesta avanzata a fine 2021 dalle società Arda Prokect e Agricola Corte, per la realizzazione di un nuovo complesso immobiliare ad uso logistico, costituito da tre capannoni su un’area da 238mila metri quadri lungo la Provinciale 462 alla Barabasca (al confine con Cortemaggiore), il Consiglio comunale di Fiorenzuola ha approvato un accordo tra Comune, Provincia e Comune di Cortemaggiore. Con il documento, approvato a Fiorenzuola dai soli voti della maggioranza, i tre enti stabiliscono l'assetto urbanistico e territoriale e i limiti riguardanti le funzioni e le tipologie di attività insediabili, nei terreni tea Corte e Fiorenzuola, la cosiddetta area Barabasca-Careco, ipotizzando future espansioni ad est della Provinciale e fino al torrente Arda; e in circa 238mila ricadenti sul territorio della Barabasca di Fiorenzuola. Qui potranno insediarsi attività manifatturiere industriali o artigianali, attività commerciali all’ingrosso, mostre, magazzini e depositi connessi, attività per la logistica delle merci (autotrasporto e relativi spazi di deposito all’aperto dei mezzi pesanti, magazzinaggio e deposito coperto o a cielo aperto o meccanizzato, uffici direzionali connessi alla logistica), attività di artigianato dei servizi anche agli automezzi pesanti (oltre i 35 q.li), attività terziarie non prevalenti di tipo complementare.

Nuova area logistica Careco Fiorenzuola Cortemaggiore-2

Nella seduta di Consiglio comunale di mercoledì 12 ottobre l’assessore all’Urbanistica Franco Brauner ha spiegato i contenuti dell’accordo, volto anche all’adozione di particolari accorgimenti infrastrutturali, al fine di garantire elevate prestazioni in termini di qualità delle dotazioni urbanistiche, infrastrutturali, nonché delle prestazioni ambientali dell’area. Per l’attuazione del Polo suscettibile di sviluppo territoriale (Ppst) della Barabasca-Careco, occorrerà realizzare adeguamenti alle reti dei sottoservizi, in particolare quelle acquedottistica, fognaria e depurativa, con una ristrutturazione e un potenziamento del depuratore di Cortemaggiore che, oggi, dispone di una limitatissima capacità residua. Dovranno poi essere realizzate una rotatoria a sud del territorio di Fiorenzuola e una in corrispondenza delle intersezioni a servizio del comparto Barabasca-Careco, lungo la Provinciale 462R della Valdarda; e una variante della stessa: una sorta di tangenziale ad ovest dell’abitato di Cortemaggiore. Tra le altre opere il completamento della ciclabile lungo la strada vecchia tra Corte e Fiorenzuola. L’assessore Brauner ha ricordato che l’attuazione è subordinata al rispetto del limite del consumo di suolo, stabilito dalla Legge Regionale 24 del 2017.

Barabasca Careco-3

«Consumo di suolo e nessun beneficio per Fiorenzuola. La logistica porta davvero sviluppo?»

La consigliera dell’opposizione Chiara Cremonesi (“Cambiamo Fiorenzuola”) ha evidenziato «l’anacronismo dell’accordo: il Piano territoriale di coordinamento Provinciale risale al 2010 e il contesto era diverso rispetto a quello attuale, con il consumo di suolo che non era ancora considerato come uno dei capisaldi della pianificazione territoriale. Il Piano territoriale di Area Vasta va a disciplinare le aree a scavalco di due Comuni (Fiorenzuola e Cortemaggiore, nda), i quali stanno iniziando il percorso per i nuovi Piani urbanistici (Pug) che si basano sui nuovi presupposti della Legge Regionale 24/2017 sul consumo di suolo».

Poi ha parlato dei costi e de benefici del progetto di realizzazione dei tre capannoni di logistica, che «satura l’area di Fiorenzuola presente nell’accordo»: «Siamo convinti che la logistica rappresenti davvero un beneficio e che porti sviluppo a Fiorenzuola? Arriverà poi il momento in cui bisognerà applicare davvero la Legge Regionale, che prevede limiti di espansioni stringenti pari al tre per cento rispetto al territorio urbanizzato nel 2018 e noi lo saturiamo con la logistica. Come attireremo le industrie di qualità che porterebbero lavoro qualificato per i giovani?». Per Cremonesi sono «sbilanciate poi le mitigazioni e i vantaggi per i due Comuni».

Tra gli scopi dell’accordo, infatti, anche quello di «prevedere forme di perequazione territoriale al fine di favorire l’equa ripartizione degli oneri e dei benefici derivanti dall’attuazione delle scelte urbanistiche di rilievo sovracomunale». «Cortemaggiore si guadagna una tangenziale, l’ampliamento del depuratore e la riqualificazione di un parco – ha sottolineato la consigliera di “Cambiamo Fiorenzuola” -. Per Fiorenzuola le mitigazioni si esplicano in un paio di rotonde e un pezzo di pista ciclabile».

Terreno logistica barabasca careco Fiorenzuola Cortemaggiore (7)-2

«Lavoratori sfruttati, traffico e inquinamento: il territorio è saturo e la logistica non porta ricchezza sociale»

Il collega di minoranza Nando Mainardi ha fatto il punto sugli effetti della logistica nel Piacentino, «un settore che occupa più di 10mila persone». «Il territorio è profondamente e brutalmente cementificato e sono presenti aziende che non sono del territorio e che fanno profitti con lavoratori brutalmente sfruttati». «C’è una conflittualità sociale legata alle condizioni di lavoro nell’ambito della logistica e un’elevata infiltrazione della criminalità organizzata: filiere di aziende che appaltano a cooperative, le quali subappaltano ad altre cooperative. In questi anni abbiamo visto tutto questo e non c’è nessun segnale di un lavoro di qualità». Per Mainardi occorre «capire quanto è saturo il territorio, legato all’attività di logistica», un «modello di sviluppo che non porta ricchezza sociale per il territorio ma cementificazione, problematiche viabilistiche e inquinamento».

Terreno logistica barabasca careco Fiorenzuola Cortemaggiore (6)-2

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