rotate-mobile
Mercoledì, 27 Settembre 2023
Fiorenzuola / Fiorenzuola d'Arda / Localita' Barabasca

«Logistica tradizionale nel secondo capannone alla Barabasca. Valutazioni ambientali? Progetto rispettato»

L'assessore Marcello Minari risponde all'interrogazione dei consiglieri di Cambiamo Fiorenzuola. «Nome della ditta non ancora formalizzato. Intanto alla "NewCold" assunti 30 tra manager e dirigenti»

Procede spedita anche la costruzione del secondo lotto alla Barbasca di Fiorenzuola, nell’area destinata a piattaforma logistica in un terreno di circa 150mila metri quadri che fiancheggia la provinciale, in prossimità del casello autostradale della A1. Si sta ultimando la costruzione del magazzino della olandese “NewCold”, adibito allo stoccaggio di merci refrigerate: occupa 24mila e ottocento metri quadri di superficie ed è alto circa 41 metri. A distanza di pochi metri si sta costruendo da alcune settimane un secondo capannone, già previsto nel progetto iniziale presentato nel 2020 dalla società “2K Engineering”: occuperà 26mila metri quadri e avrà un’altezza compresa tra i 16 e i 18 metri.

Su quest’ultimo era incentrata l’interrogazione presentata in Consiglio comunale giovedì 30 giugno, dal gruppo di minoranza Cambiamo Fiorenzuola. Il consigliere Nando Mainardi, primo firmatario, ha chiesto all’Amministrazione chiarimenti in merito alle «tipologie di attività che verranno effettuate all’interno del secondo capannone», «alle prospettive occupazionali connesse al fabbricato e alle attività di “NewCold”», se l’Amministrazione «intenda aggiornare le valutazioni di impatto ambientale, non sapendo preventivamente quale sarà l’attività specifica».

AMBIENTE E DESTINAZIONE DEL CAPANNONE - «Le premesse del progetto sono state rispettate, potranno esserci variabili che non potranno incidere in maniera importante, in quanto il carico è determinato dalla struttura che si sta realizzando». Così l’assessore allo Sviluppo economico Marcello Minari, rispondendo ai consiglieri di opposizione. Minari ha criticato «le informazioni non corrette dell’interrogazione: parlate di 60mila metri quadri quando sapete benissimo, dalle carte del progetto, che il capannone sarà di 25.560 metri quadri, ai quali si aggiungono al piano terra poco meno di 900 metri quadri di uffici e locali tecnici e 450 metri quadri al secondo piano. Non parliamo di costruzioni macroscopiche». «Sarà un deposito di logistica standard dove potranno essere movimentati, ad esempio, profumi, vestiti, scarpe, attività che incidono in maniera minima rispetto al piano presentato e i dati sul traffico, valutati a suo tempo, tenevano conto di queste attività».

L’assessore ha così ripercorso le valutazioni presentate da Arpae nel 2020 e durante le conferenze dei servizi: «Si dice che la procedura adottata per la presentazione del progetto, legata alle dimensioni, non era assoggettata a valutazione di impatto ambientale. La legge, dunque, non ritiene che l’opera abbia un importante impatto ambientale. Poi si dice che non ha costituito consumo di suolo, in quanto l’area era già classificata da 20 anni e l’Agenzia regionale per l’ambiente indica sei vincoli: la compensazione della Co2, la piantumazione del maggior numero di essenze, il recupero di acque meteoriche, l’utilizzo di mezzi di trasporto dotati delle maggiori tecnologie per sfavorire l’inquinamento, la verifica acustica post opera, l’utilizzo di tecniche costruttive a basso impatto ambientale. L’intervento comporterà poi la cessione di 49mila metri quadri di aree verdi pubbliche e parcheggi, a fronte del minimo standard fissato a 26mila metri quadri». «A suo tempo – ha proseguito Minari – la valutazione sui dati ambientali evidenziava fuori norma il valore relativo alle pm10, di poco superiore il limite ma non in maniera preoccupante. Prima della presentazione del progetto tutti gli altri valori ambientali risultavano al di sotto della soglia».

OCCUPAZIONE In merito all’azienda che si insedierà all’interno del secondo magazzino Minari ha spiegato che «il nome non è ancora stato formalizzato e si conoscerà quando in Comune sarà presentata la Scia e l’autorizzazione all’attività». Lo scorso settembre, durante un incontro di campagna elettorale, il sindaco Romeo Gandolfi aveva annunciato «contatti in atto da parte di “2K Engineering” con una ditta spagnola che si occupa di logistica, potenzialmente interessata all’acquisizione del capannone». Per quanto riguarda “NewCold” «sono già state assunte trenta persone a tempo indeterminato, con ruoli manageriali o dirigenziali. Prospettive occupazionali nel secondo lotto potranno emergere quando si conoscerà l’attività specifica».

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Logistica tradizionale nel secondo capannone alla Barabasca. Valutazioni ambientali? Progetto rispettato»

IlPiacenza è in caricamento