«Ma quali fannulloni imboscati negli uffici, la verità è la totale mancanza di progettualità per la Polizia Locale»
Sulpl: «Hanno sempre adottato la politica di rincorrere le emergenze, senza mai voler risolvere il problema con un vero concorso bandito dal Comune di Piacenza e siamo arrivati veramente ad un punto di non ritorno»
«Quest’oggi analizziamo il mantra politico “non si vedono gli agenti per strada”; alla fine dell’analisi il lettore osserverà “Elementare, Watson!”. La Polizia Locale di Piacenza, ad oggi, si compone di 104 operatori, di cui 13 Ufficiali (suddivisi in 6 Commissari e 7 Ispettori, di cui uno in distacco), 33 Agenti destinati agli Uffici e 58 Agenti destinati al servizio esterno». Scrive in una nota il segretario provinciale Sulpl, Miriam Palumbo e che si inserisce nel dibattito "allarme sicurezza" che si sta trascinando da settimane.
«Va precisato - dice - che negli uffici non c’è esubero di personale, ma semmai un surplus di lavoro. Non è accettabile l’idea di destinare quei posti a personale non in divisa, in primis per la specificità e delicatezza del lavoro e poi perché quei pochi posti devono giustamente essere riservati a chi purtroppo ha serie problematiche legate alla salute comprovate con inidoneità permanente, a chi ha inidoneità temporanee (che certo necessiterebbero di essere monitorate e non rinnovate all’infinito), a chi ha anzianità di servizio e che dopo anni e anni su strada ha il sacrosanto diritto di andare a trascorrere gli ultimi anni prima del pensionamento in ufficio (anche in considerazione del fatto che il nostro lavoro non rientra, pur essendolo di fatto, tra le categorie usuranti). Il datore di lavoro dovrebbe infatti anche valutare che statisticamente tenere personale molto anziano su strada comporta un aumento del rischio infortunio. Il vero problema legato agli uffici è che, soprattutto negli ultimi mesi, la linea adottata dal vertice è di sottrarre dalla strada personale operativo e giovane (anagraficamente e per anzianità di servizio) per destinarlo dietro una scrivania, o addirittura abbiamo avuto qualche caso di neoassunto che di giorni in strada ne ha trascorsi ben pochi, per poi essere destinato al lavoro d’ufficio. E’ questo il vero problema, al quale nemmeno la terza riorganizzazione porrà rimedio».
«Veniamo agli agenti destinati al servizio esterno. La matematica non è un’opinione: in teoria su strada ogni giorno dovrebbe essere presente poco meno del 60% del Corpo, se non ci fossero (cosa impossibile) assenze per malattia, aumentate anche a causa del Covid contratto per il servizio espletato a contatto con l’utenza più varia e disparata, senza dimenticare chi è stato costretto a casa per malattia terminale o chi è sottoposto a terapie salvavita/infortuni legati anche ad aggressioni o per ricondurre i violenti alla ragione/riposi/ferie/
«E’ un calo giornaliero da mettere in conto. Quindi tenuto conto di tutto ciò, mediamente in servizio si riescono ad avere, nella migliore delle ipotesi, dalle 5 alle 8 pattuglie per turno mattino/pomeriggio e 2 pattuglie sul turno serale. A ciò bisogna aggiungere che alcune pattuglie legate a servizi specifici es. ambiente/edilizia/commercio/
«Considerata l’estensione territoriale di Piacenza e le richieste d’intervento che possono potenzialmente pervenire da ciascuno degli oltre 102 mila cittadini, senza trascurare la mole di incidenti rilevati in città ogni anno, ben oltre 1000 incidenti, chiediamo con fare retorico ai politici: vi è chiaro ora perché non vedete gli Agenti?! Alla luce di quanto sopra esposto siete ancora convinti di volerli appiedare pensando di vederli meglio? Sicuramente aumenteranno i tempi d’intervento e visto l’esiguo numero di pattuglie, continuerete a lagnarvi perché non li vedete. E’ probabile che ora, a qualche politico nostalgico, venga in mente di dotarli di nuovo di velocipede o monopattino, chissà! Sono corsi e ricorsi storici di vichiana memoria, purtroppo. Inoltre, non si può accusare il Comune di non aver assunto agenti negli anni: il vero problema è che bisognerebbe fornire loro una valida motivazione professionale per rimanere! E invece, arrivano carichi di belle speranze e poi appena possono fuggono, a causa della mancanza di benessere organizzativo. Questa e solo questa è la verità».
«Infine, affrontiamo il nodo ufficiali: è un problema annoso, sul quale le organizzazioni sindacali incalzavano l’Amministrazione già ai tempi della Giunta Dosi. Oggi, essendo rimaste inascoltate le richieste, avendo adottato sempre la politica di rincorrere le emergenze, senza mai voler risolvere il problema con un vero concorso bandito dal Comune di Piacenza, siamo arrivati veramente ad un punto di non ritorno, senza trascurare che altri pensionamenti sono alle porte. Ne avremmo bisogno del triplo per far funzionare le cose. Quei pochi rimasti fanno i salti mortali per coprire i turni e hanno un sovraccarico di sere e festivi. Qualcuno auspica il quarto turno e non si è accorto che potrebbe essere a rischio anche la copertura del terzo! L’attribuzione di 4 mansioni superiori è una soluzione palliativa, che non risolve il problema. Il Comune deve attivarsi, e alla svelta, per bandire un concorso per assumere Ufficiali, smettendo di attendere gentili concessioni di enti che in autonomia hanno provveduto a sanare le proprie carenze (il che comporta comunque un costo per l’Amministrazione che attinge, non neghiamolo)».
«Siamo rimasti a dir poco senza parole quando siamo stati informati in sede di riunione di quali fossero le linee di indirizzo fornite dall’Amministrazione per la Polizia Locale, dopo il ritiro di Giunta: “vedere più agenti per strada”. E’ evidente che non c’è progettualità per la Polizia Locale. Questo è un altro dato di fatto. Ultima postilla, per rispondere ad alcune affermazioni emerse in commissione consiliare: il Nost, di fatto, è stato sciolto e non accorpato. Le due unità che sono venute a mancare, come è stato fatto per altre sezioni, potevano essere tranquillamente sostituite, se solo ci fosse stato la volontà di farlo. Ed inoltre, non è affatto vero che il Nost non vedeva di buon grado l’unità cinofila, anzi. Il sindaco attuale e quello uscente, con carte alla mano, conoscono bene tutta l’attività portata avanti dal Nost e dal loro caro Commissario per tentare in tutti i modi di farla funzionare, ma è stato impossibile, per cause oggettive. Questo è doveroso dirlo per chi non può più difendersi e che vorremmo far riposare in pace».
«Ci scusiamo per esserci dilungati, ma è giusto difendere i colleghi che non devono passare per fannulloni imboscati, ed è altrettanto giusto che i cittadini siano consapevoli che se le cose non funzionano, non è per colpa degli operatori di Polizia Locale. E riscontriamo che i lettori comprendono sempre di più l’evidenza dei fatti. I dati che abbiamo evidenziato e analizzato possono essere acquisiti in un batter d’occhio dai politici, anziché continuare a ripetere il solito mantra. Attivatevi per trovare soluzioni ai problemi rappresentati, poiché questo è il vostro compito. Siamo seri, verso i lavoratori e verso i cittadini, che hanno diritto alla sicurezza».