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«Non vogliamo essere eroi, ma avere quello che serve per fare il nostro lavoro»

Il consigliere comunale e medico Paolo Isola ringraziato pubblicamente durante l'ultima riunione del parlamentino di Fiorenzuola. La minoranza: «No a tagli sanità e privatizzazioni»

Il consigliere comunale Paolo Isola è un medico e nell’ultima riunione del parlamentino di Fiorenzuola che ha visto l’approvazione dell’ordine del giorno per la candidatura al Nobel per la Pace del Corpo Sanitario Italiano, ha ricevuto i ringraziamenti dall’assessore Marcello Minari per quello che ha fatto, insieme ai suoi colleghi, durante la prima fase di emergenza sanitaria. Isola ha voluto subito mettere le cose in chiaro: «Abbiamo fatto il nostro compito e l’eroismo tanto sbandierato riguarda non tanto l’aspetto lavorativo e l’abnegazione che noi abbiamo avuto in tutti i livelli e tutte le situazioni ad affrontare qualcosa di complicato e che ancora oggi lo è, ma per il quale si hanno più misure. Eroe è colui che affronta il proprio impegno al di la di quelli che possono essere i dott-paolo-isola-chirurgia-artroscopica-protesi-anca-piacenza-ricostruzione-legamento-crociato-02-2rischi e su questo dovremmo riflettere. Appare eroe quella persona che pur sapendo di rischiare molto ha messo a disposizione energie e capacità al di la del rischio cui andava incontro per raggirare un fenomeno importante. In guerra hai il materiale di protezione ma se non ti viene dato sei un eroe perché ti difendi senza qualcosa che è necessario. Non vogliamo essere eroi, vorremmo avere quello che serve. Cerchiamo di combattere finché possiamo, siamo uomini e donne, persone, scusate se ogni tanto ci scappa la pazienza e siamo odiosetti. Tuttavia meglio essere tali che ipocriti».

Così il consigliere è arrivato a toccare il tema dei tagli alla sanità, guardando proprio a Fiorenzuola che «ha visto depauperare l’ospedale: da decenni si chiudeva piano piano un rubinetto per soffocare e peggiorare la situazione. Si è iniziato a depauperare il territorio, che ha portato a dire “abbattiamo l’ospedale, facciamone uno più bello e grande di prima” ma sapevamo già che non era così. La Giunta si è rimboccata le maniche e ha fatto in modo di non buttare via una sconfitta, facendo qualcosa di utile per i cittadini con un ragionamento interessante e che potrà vederne tanti altri. Chi ha distrutto tutto questo? Chi governa in Emilia?» - ha concluso facendo riferimento al centrosinistra.

«No a tagli sanità e privatizzazioni»

«I tagli alla sanità e le privatizzazioni sono sbagliati, indipendentemente da chi li pratica e da chi è al Governo», è intervenuto Nando Mainardi (Sinistra per Fiorenzuola) criticando «come si è comportata la Regione in provincia e a Fiorenzuola». «Berlusconi quando ha governato non ha finanziato la sanità più di quanto ha fatto la sinistra. Visto che non volete essere ipocriti stigmatizzate i tagli e le privatizzazioni da qualsiasi parte vengano effettuate. Troppo facile dire quando li fanno gli altri». Ha ribattuto l’azzurra Paola Pizzelli (FI): «Berlusconi ha governato per nove anni e la sinistra, che non vincendo le elezioni governa da dieci anni, avrebbe potuto fare i cambiamenti che voleva. Non l’ha fatto e ha peggiorato la situazione con nuovi tagli». L’assessore al Bilancio Marcello Minari ha fatto notare che «in Emilia Romagna nel 2018 le strutture private coprivano il quindici per cento delle prestazioni della sanità pubblica». «Prima di parlare di strutture private che lavorano anche convenzionati con il pubblico per fornire prestazioni gratuite – ha aggiunto -, parliamo della sanità pubblica a pagamento. Le cure gratuite le si possono avere da entrambe le parti ma occorre porre attenzione sulle Ausl che sono aziende. Come Consiglio comunale chiediamo che diano totale precedenza alle prestazioni gratuite del Servizio sanitario nazionale e poi alle prestazioni private a pagamento». «Si chiamano aziende e devono investire per ottenere risultati migliori e non farsi bagnare il naso» dalle strutture private, ha rincarato la dose Isola mentre Carlo Marchetta (Pd) ha voluto far notare le «condotte di opportunità tra i vertici del Corpo Sanitario».

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