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Giovedì, 25 Aprile 2024

Raccolta firme a Monticelli per la Casa della salute: «Non si tocca». Ausl: «Aperti al dialogo»

Protesta nel comune della Bassa per il possibile trasferimento di alcuni servizi della struttura sanitaria del paese, in quella di Cortemaggiore. L'azienda sanitaria: «Servizi non in pericolo»

«La Casa della salute non si tocca». Protesta a Monticelli per il possibile trasferimento di alcuni servizi della struttura sanitaria del paese, in quella di Cortemaggiore. Un’ipotesi avanzata dall’Ausl nel corso della Conferenza territoriale sociosanitaria del 26 ottobre per iniziare a fronteggiare il caro energia. Nella Bassa però i sindaci e i cittadini sono preoccupati per l’ipotetico ridimensionamento dei servizi offerti dalla Casa della salute a circa 17mila persone tra Caorso, Monticelli e Castelvetro. «La gente è scomoda, siamo mal serviti a livello di mezzi pubblici e lo spostamento a Cortemaggiore risulta complicato», spiega il sindaco Gimmi Distante che nella mattinata di venerdì 28 ottobre ha dato il via anche ad una raccolta firme.

Il primo cittadino si è confrontato già con il direttore del Distretto di Levante e con la direzione generale di Ausl che ha promesso un incontro, confermato dalla stessa azienda sanitaria tramite una nota: «Vogliamo rassicurare i cittadini: il percorso di valutazione delle migliori soluzioni possibili, non mette in pericolo i servizi oggi garantiti dalla Casa della Salute e sarà portato avanti insieme alle istituzioni locali». «Il dialogo tra il direttore generale Paola Bardasi e il sindaco Gimmi Distante è aperto – prosegue la nota -, nella logica di salvaguardare il valore della Casa della Salute per la comunità non solo di Monticelli ma di tutti i cittadini che afferiscono ai servizi».

Tagliaferri (Fdi): «Un errore spostare ambulatori da Monticelli a Cortemaggiore, intervenire su disagi»

«Risolvere i disagi che ci saranno per il trasferimento di molte prestazioni della casa della salute da Monticelli a Cortemaggiore». A chiederlo, in un'interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi) che ricorda come i vertici dell'Ausl piacentina abbiano deciso di trasferire degli ambulatori dal primo al secondo Comune in modo da ottimizzare i costi e far fronte al caro bollette che colpisce in modo pesante anche gli ospedali. «A Monticelli, nel piano Ausl, resta invariato il solo servizio di guardia medica, mentre prelievi, vaccinazioni pediatriche e ambulatorio di cardiologia vengono concentrati con aperture diversificate, al martedì, mercoledì, giovedì. Verrebbero rimodulate anche le fasce orarie di apertura dello Sportello unico. A Cortemaggiore invece andrebbero le attività ambulatoriali di diabetologia, ecografia, psichiatria, neuropsichiatria infantile, più gli ambulatori prestazionali, quelli sulle cronicità, e l’ostetrico ginecologico. Tutti servizi oggi invece a Monticelli», spiega Tagliaferri che chiede alla giunta «come intenda giustificare questa decisione ai cittadini e come giudica l’azione comunicativa messa in atto in maniera così tanto irrituale e ben poco rispettosa di quei cittadini che a parole si dice di voler tutelare». Da qui l'atto ispettivo per sapere dall'esecutivo regionale «come viene giudicata questa follia spacciata come riorganizzazione e se ha contezza del fatto che si sta parlando di togliere il novanta per cento dei servizi, mentre era stato annunciato un percorso partecipato e come intenda garantire il trasporto dei malati o degli anziani da Monticelli a Cortemaggiore. E’ del tutto sperabile che i costi non vengano imputati anche in questo caso al Comune di Monticelli e ai suoi abitanti».

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