Mura e una fornace, Piacenza si arricchisce di un'area archeologica in via Trebbiola
Nel corso degli scavi per la realizzazione di un'autorimessa di un condominio in via Trebbiola, avviati nel 1990, sono emerse fosse per il prelievo dell’argilla, una fornace di epoca romano-repubblicana e tratti di mura. Visitabili nel weekend dai piacentini
Fosse per il prelievo dell’argilla, una fornace di epoca romano-repubblicana, tratti di mura paralleli fra loro risalenti tra il terzo e gli inizi del sesto secolo dopo Cristo, un ampio cortile pavimentato in cotto resecato dalle scuderie di Palazzo Madama. Sono le importanti scoperte archeologiche effettuate durante i lavori di scavo per la realizzazione dell’autorimessa di un condominio di via Trebbiola, iniziati nel 1990, in una zona precedentemente occupata da capannoni industriali abbandonati e fiancheggiata dalla chiesa di San Lorenzo. Lavori di recupero costati 50mila euro e finanziati con fondi ministeriali.
A restauri conclusi ora l’area archeologica sarà oggetto di visite guidate – a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza – nel corso del fine settimana. Appuntamenti sabato 19 e domenica 20 alle ore 11, mentre nell’ambito del Piacenza Romana Tour sarà possibile visitare l’area archeologica oggi, venerdì 18 alle ore 16.30 e, domani sabato e domenica alle 11 e alle 16.30.
Come detto tra i ritrovamenti durante gli scavi, quello di una fornace che si va ad aggiungere a quella esposta nei Musei civici di palazzo Farnese e a quelle solo indiziate di Piazza Sant’Antonino e Scuola Mazzini, ubicate ai margini dell’impianto urbano. Altre sorsero in area periurbana e con tutti questi impianti si producevano manufatti a base di argilla. Con lo sviluppo dell’economia e l’espansione urbana, aumentò la richiesta di manufatti ceramici e di laterizi per l’edilizia. Nel corso dell’età repubblicana, si moltiplicarono quindi le fornaci per la creazione di questi prodotti, contribuendo alla nascita di veri e propri quartieri a carattere “industriale”. La realizzazione delle mura in mattoni, in occasione della seconda fondazione della città nel 190 a.C., documenta l’antichità delle produzioni in terracotta.
A illustrare in loco – al civico 44 di via Trebbiola, presso la residenza San Lorenzo – i dettagli riguardanti i reperti storici rinvenuti e le opere di scavo e riqualificazione, sono intervenuti: l'assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, la direttrice dei Musei Civici di Palazzo Farnese Antonella Gigli, il funzionario archeologo Marco Podini della Sovrintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, l'architetto progettista Adnan Hijazin dello Studio HB, l'archeologa Giovanna Cremona, la restauratrice Arianna Rastelli della ditta Restauro snc di Arianna Rastelli e Roberta Ferrari e l'architetto Augusto Bisotti in rappresentanza dell'azienda esecutrice dei lavori.