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«Il fatturato degli alberghi è sceso in media del 40%, per noi essenziale il business»

Il bilancio 2020 di Ludovica Cella, presidente di Federalberghi Piacenza, organizzazione che riunisce 36 strutture del territorio: «Un anno assolutamente negativo, molti hanno pensato di lasciare»

Partecipazione a congressi, fiere, eventi aziendali: sono questi i presupposti per compiere un viaggio d’affari, carburante essenziale del motore alberghiero locale reso irreperibile dall’emergenza Covid, secondo la fotografia scattata da Federalberghi Piacenza. «Il bilancio dell’ultimo anno è assolutamente negativo, molti hanno pensato di lasciare, un’attività ha chiuso» commenta Ludovica Cella, presidente dell’organizzazione che riunisce - tra città e provincia - 36 strutture del territorio. «Il fatturato 2020 degli alberghi della nostra associazione è sceso in media del 40% rispetto all’anno precedente alla pandemia, ma per alcuni il calo è stato anche superiore all’80%. Il contributo a fondo perduto del Comune è stato un segnale importante, ci ha dimostrato la vicinananza dell’Amministrazione, che ha compreso quanto è stato colpito il settore turistico». 

Settore che a Piacenza vive soprattutto al di fuori della stagione estiva. «A differenza dalle località turistiche noi lavoriamo con il business, i periodi di minor attività coincidono con l’estate e i tradizionali periodi di chiusura delle aziende, quando eventi fieristici, convegni e congressi vengono sospesi». Nel 2020, causa lockdown e restrizioni, lo stop è stato ben più rilevante. «La sospensione del congressuale ci ha leso non poco, prima avevamo il calendario pieno tutti i weekend e anche gli eventi che si sono potuti tenere lo scorso ottobre ci hanno confermato questa possibilità - sottolinea Cella. «In questi anni abbiamo operato in sinergia con le altre realtà, cercando di far sì che qualsiasi evento desse modo di promuovere il territorio. Anche le iniziative culturali cittadine dell’ultimo periodo hanno dato risultati positivi, non avevamo mai visto un simile fermento. Abbiamo costruito tanto - iniziato a raccogliere segnali positivi - ora vorremmo metterlo in pratica. Noi siamo prontissimi a ripartire, quando le condizioni ci sono, la risposta c’è». Data l’incertezza del periodo le aspettative per il 2021 restano basse. «I costi fissi sono rimasti - conclude la presidente di Federalberghi - abbiamo ottenuto delle proroghe, ma queste non cambiano il risultato finale, mantenere delle attività che non possono lavorare con costi così alti lascerebbe poche alternative».

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