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Nel museo del Castello di Rivalta le bandiere della Battaglia di Lepanto

Un articolo del mensile “Radici Cristiane” ne racconta la storia

Il 7 ottobre del 1571 le flotte della Lega Santa (una coalizione di Stati europei) e quelle dell’Impero Ottomano, si scontrano nell’attuale Golfo di Corinto, all’epoca conosciuto come Golfo di Lepanto. La Battaglia di Lepanto fu una delle ultime combattute su imbarcazioni a remi, le galee.    

Tre dei vessilli originali che sventolarono sulle galee da guerra della famiglia Scotti – avi degli Zanardi Landi – durante lo scontro in cui i cristiani sconfissero i turchi, nonostante la prevalenza numerica delle navi di questi ultimi, sono – unitamente a undici piccole bandiere risalenti alla stessa battaglia - le rare e preziose testimonianze del passato militare esposte nel museo del Castello di Rivalta.  Lo evidenzia la rivista “Radici Cristiane” testata mensile che si richiama ai valori perenni della Civiltà europea e occidentale. 

Finora, scrive Mauro Faverzani nel numero di aprile, si sapeva che alla battaglia di Lepanto la Famiglia Scotti fosse presente con le proprie navi e con i propri stendardi. Grazie alle ricerche condotte dal conte Orazio Zanardi Landi e avvalorate nelle pagine del volume di Andrea Morosini dal titolo Storia della Repubblica Veneziana (1782), i nomi sono stati individuati: si tratta di Onorio Scotti che si imbarcò con 600 soldati sulle navi, che furono a Lepanto nel 1571 e Paolo Emilio Scotti, conte di Sarmato, probabilmente presente a Lepanto nel contingente del cugino Onorio.

Gli stendardi sono stati lasciati dalla bisnonna del conte Orazio Zanardi Landi: l’albero genealogico spiega come proprio dopo di lei gli Scotti di Sarmato siano confluiti nella Famiglia Zanardi Landi. 

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