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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nelio Pavesi, una grande persona che se ne è andata in silenzio

Il consigliere comunale era un uomo di cultura e grandi passioni. Il tenore Flaviano Labò si faceva accompagnare da Pavesi, lo zio Attilio fu il grande campione olimpico del ciclismo. Il ricordo

Non rivedrò più il sorriso bonario e sereno di Nelio Pavesi, non proverò più la gioia di essere accompagnata dalle note del suo pianoforte e non potrò più consultarmi con lui per avere consigli saggi e disinteressati. Il Coronavirus ci sta rendendo più soli e più poveri di affetti, oltre a privarci di personalità che hanno costituito un riferimento importante per la nostra società e di cui avremmo ancora tanto bisogno.DSC01308-2

Nelio è stato un uomo di cultura e di grandi passioni che ha saputo condividere con personalità di spicco e con la gente comune, mantenendo sempre il tratto bonario che lo contraddistingueva. Non apparteneva certo alla numerosa schiera di individui superficiali e poco colti che amano mettersi in evidenza: no di certo, in quanto Nelio voleva essere, non desiderava apparire e basta. Forse la nostra città avrebbe dovuto valorizzarlo di più, ma lui non se ne è mai lagnato: svolgeva il suo dovere sempre e comunque, sia che si trattasse di concerti o di spettacoli popolari, spesso benefici, oppure di impegno amministrativo.

Conobbi il maestro Nelio Pavesi come accompagnatore pianistico del grande Flaviano Labò e nutrivo per lui, io ragazzina allieva di canto del Conservatorio Nicolini, una grande deferenza. Apparteneva ad una famiglia di persone eccezionali: il fratello è stato uno dei migliori prestigiatori a livello internazionale, noto come il mago Ivan, che ricordo maneggiare e far sparire nel cilindro due bianche tortorelle con una tale perizia da stupire sempre il pubblico e me, che dal palco cercavo di carpire i suoi segreti. Lo zio è stato il grande ciclista campione olimpico Attilio Pavesi e il cugino Lino, col suo straordinario sax, è stato il fondatore del gruppo che ha portato al successo la grande Mina.

Quando metteva le mani alla tastiera ti trasportava, sapeva assecondare la tua sensibilità e sostenerti, senza mai dover chiarire le dinamiche musicali: insieme abbiamo accompagnato funzioni religiose, tenuto concerti con musiche a tema e negli ultimi anni non Foto Pavesi Nelio Unione-2mancava mai in Piazza Cavalli il 4 Luglio per festeggiare Sant’Antonino con le canzoni piacentine, coinvolgendo grandi voci della lirica che grazie a lui ogni anno partecipavano. Ora mi rendo conto che ha reso più nobili i canti dialettali: da grande musicista amava tutta la musica e da vero piacentino era felice di accompagnare le canzoni in vernacolo.

Solo poche settimane fa avevamo programmato un concerto a scopo benefico al Circolo dell’Unione che l’emergenza sanitaria ha impedito di tenere: ora i suoi tasti non mi faranno più volare la voce con leggerezza, ma sicuramente quello che mi ha insegnato, sia dal punto di vista musicale che umano, lo porterò sempre nel cuore.

Marilena Massarini

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