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«Nell’ex ospedale militare anche gli alloggi degli studenti»

Visita del ministro Gelmini, insieme al presidente Bonaccini, al sindaco Barbieri e al rettore dell’università di Parma Andrei nell'immobile che potrebbe ospitare in futuro la sede definitiva della facoltà di medicina

Sanità, innovazione tecnologica, università e saperi. Con l’apporto che l’Emilia-Romagna può dare, in termini di investimenti, idee e infrastrutture, alla ripartenza del Paese. Questi i temi al centro della visita in Emilia-Romagna, oggi, del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini.

Due le tappe, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini. La prima a Bologna per la visita all’Hub vaccinale della Fiera, presente anche l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e al Tecnopolo, cittadella della scienza futuro cuore tecnologico della Data Valley Emilia-Romagna, nel quale si sta già installando il supercomputer del Data Centre del Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine.

La seconda a Piacenza, sempre nel pomeriggio, all’ex ospedale militare, con la sindaca Patrizia Barbieri. La struttura, oggi inutilizzata, è al centro di una proposta di riqualificazione urbana, condivisa da Regione e Comune, insieme al ministero della Difesa, per candidarla a sede del nuovo corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia a ciclo unico interamente in lingua inglese (“Medicine and Surgery”) dell’Università di Parma, che sarà attivato già dal prossimo anno accademico (2021-22) nella sede di Piacenza, presentato ufficialmente il 7 luglio.

Nel video le interviste al ministro Maria Stella Gelmini, al dg di Ausl Luca Baldino, al sindaco Patrizia Barbieri, al rettore di UniPr Paolo Andrei, al presidente della Regione Stefano Bonaccini.

«Sarebbe una sede estremamente adatta – ha detto Luca Baldino, dg Ausl - per ospitare la facoltà di medicina, è molto grande, quasi 23mila metri quadrati di spazi, compresi i seminterrati. Potrebbe ospitare sia le aule che lo studentato, oltre che i laboratori di ricerca. È un immobile di prestigio adiacente al centro cittadino, chiaramente andrebbe recuperato».

«Significherebbe riqualificare tutta quest’area – è il commento del sindaco Patrizia Barbieri -  e aiutare il centro storico e le sue attività. Potrebbe diventare una sede internazionale dove i ragazzi stranieri possono venire a studiare in centro città. Si farebbe altissima formazione dal punto di vista scientifico. Con una sola operazione soddisfiamo diverse esigenze. Attualmente l’immobile è ancora di proprietà del Ministero della Difesa, ci teniamo a questo immobile, è un nostro obiettivo sul quale lavoriamo concretamente».

«Dopo il progetto del corso di laurea in medicina inglese – ha spiegato il rettore dell’università di Parma, Paolo Andrei - a Piacenza che è molto ambizioso, il bello viene adesso. Ai primi di ottobre partiranno le lezioni, auspico che gli studenti si trovino bene a Piacenza. C’è la volontà anche da parte nostra di andare avanti sul recupero dell’ex ospedale militare. È importante anche la residenzialità degli studenti al suo interno, ci vorranno alcuni anni».

«Come tutti i beni abbandonati – ha aggiunto il presidente della Regione Stefano Bonaccini - questo immobile rischia di cadere nel degrado e noi invece vogliamo spingere sulla rigenerazione urbana, per rimettere al servizio della comunità questo spazio».

Il ministro Maria Stella Gelmini ha definito «suggestiva» l’ipotesi di recuperare l’ex ospedale militare.

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