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Agricoltura / Cadeo

«Noi usiamo l'acqua con parsimonia ma il Consorzio intervenga per ridurre lo spreco idrico»

L'imprenditore agricolo e consigliere comunale a Cadeo Filippo Bruschi: «Le problematiche rimangono e sono grosse: il Consorzio di Bonifica ascolti gli agricoltori»

«Gli agricoltori utilizzano l'acqua con “parsimonia”, il Consorzio di Bonifica si impegni a effettuare le opere necessarie ad evitare lo spreco idrico». Lo scrive in una nota l’imprenditore agricolo e consigliere comunale di minoranza a Cadeo, Filippo Bruschi, commentando le raccomandazioni del Consorzio di Bonifica, circa «un uso oculato dell’acqua per l’irrigazione», in questo periodo di siccità. «La situazione idrica nel territorio al momento è drastica, sono più di 100 giorni che non piove. Il consorzio di Bonifica deve mettere in campo ogni azione necessaria per evitare di sprecare acqua: questo può avvenire solo ascoltando gli agricoltori» - scrive Bruschi.

L’agricoltore e consigliere comunale ha chiesto «un incontro urgente con il neoeletto presidente del Consorzio di Bonifica Luigi Bisi e con i tecnici dell’ente, che mi hanno dato la piena disponibilità ad ascoltare le un esigenze del territorio di Cadeo, segnalate più volte in passato e sulle quali intervenire urgentemente». Tra queste «i rivi privi di manutenzione, alle condotte ormai vetuste e spesso danneggiate. Ci sarebbe la possibilità di creare micro-invasi nei canali di terra utilizzati per l'irrigazione, tutto ciò realizzabile a basso costo. Questi servirebbero a raccogliere parte di quell' acqua, che attualmente va persa.  Le condotte sotterranee, realizzate negli anni 90, sono state concepite con tecnologie forse già sorpassate allora. Allo stato attuale spesso non sono in grado di alimentare un impianto d'irrigazione: andrebbero sostituite con condotte di ultima generazione, che abbiano la capacità di portata superiore e che evitino il continuo spreco idrico. Non è possibile che nella nostra zona, continuiamo a pagare cifre esorbitanti per un servizio che spesso molto carente».

In fine una nota critica all’Amministrazione comunale che, a dire di Bruschi, «si è limitata, negli ultimi due anni, a stanziare cinquantamila euro di fondi covid, destinati ad abbattere minimamente la quota fissa per l'irrigazione: qualche centinaio di euro nelle tasche degli agricoltori, che non hanno risolto minimamente i seri problemi che il territorio si trascina da anni». «Forse, se si fosse impegnata ad ascoltare di più le esigenze del territorio e se avesse cercato di risolverle facendo da tramite tra imprese agricole del territorio e Consorzio di Bonifica, non saremmo arrivati a questo punto» - conclude.

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