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«Non ci aspettavamo così tanti visitatori»: grande successo per la riapertura della Salita al Pordenone

Sono quasi 4.500 le persone che hanno approfittato della apertura straordinaria della Salita al Pordenone per visitare la Salita, partecipando anche ai 12 eventi collaterali che la Banca di Piacenza ha organizzato a margine della riapertura. Raggiunta la cifra di 150 presenze per ogni ora di apertura

Sono quasi 4.500 le persone che hanno approfittato della apertura straordinaria della Salita al Pordenone per visitare (o rivisitare, in diversi) la Salita, partecipando  anche ai 12 eventi collaterali che la Banca di Piacenza ha organizzato a margine della riapertura. «Non ci aspettavamo tanta gente – si dice all’Ufficio Relazioni esterne della Banca – e, soprattutto, non ci aspettavamo tanti forestieri. E’ stato proprio un errore quello di aprire la Salita solo per 4 giorni».

 In particolare all’apertura con Sgarbi, al Te Deum in Basilica e all’ultimo dell’anno si è avuto un grande afflusso e si è anzi dato inizio ad una nuova tradizione: quella di attendere l’anno nuovo in cupola, vedendo Piacenza anche alla luce dei fuochi artificiali. Infatti, 120 persone circa hanno salutato il 2019 o all’altezza degli affreschi o all’Assito Corna, che si apre a circa metà del percorso per arrivare in cupola e che la Banca ha dedicato a Padre Andrea Corna, il maggior studioso della Basilica e della sua storia, dopo averne pubblicato in ristampa anastatica la sua opera illustrativa della chiesa e del Convento francescano, edita nel 1907.

«In sostanza, fra Salita ed eventi collaterali, l’evento ha avuto la durata di una trentina di ore in tutto – si sottolinea alla Banca di Piacenza - e si è raggiunta questa cifra di presenze di riguardo e cioè di 150 persone agli eventi per ogni ora di apertura». Inoltre, negli ambienti della Banca si registra con particolare soddisfazione ed orgoglio il fatto che anche questo evento – come tutti quelli del popolare Istituto di Via Mazzini -  è stato organizzato senza fare ricorso a contributi pubblici né della comunità.

Un successo che la Banca non si aspettava e che l’ha portata – unitamente alla Comunità francescana -  a decidere di aprire la cupola ogni anno, così come di cantare il Te Deum ogni anno al 31 dicembre, aggiungendo anche – come è stato quest’anno – i canti natalizi eseguiti dalla Corale di Santa Maria di Campagna unitamente al servizio di una cioccolata calda nella Sala del Duca (quella ove i duchi si cambiavano d’abito prima di scendere in Basilica).

La riapertura della Salita (una struttura permanente donata dalla Banca alla comunità francescana) ha visto di caratteristico anche la visita gratuita concessa ad alcune società sportive o ad una tifoseria, a cominciare dai Lupi Biancorossi, che sostengono la squadra di pallavolo Gas Sales. Anche alcune scuole hanno visitato la Salita nonostante il tempo di vacanza: fra tutte, particolarmente numerosa la rappresentanza dell’Istituto Tecnico Romagnosi di Piacenza.

Fra gli eventi collaterali, particolare successo ha avuto la proiezione di un filmato – realizzato dall’Istituto bancario - sulla congiura dei patrizi piacentini contro Pier Luigi Farnese del 1547, proiezione che la Banca ha dovuto replicare nel più ampio refettorio del convento, così da permetterne la visione a tutti gli interessati, la seconda volta anche accompagnandola con una tavola rotonda di studiosi locali che hanno esaminato gli effetti del “tirannicidio” (o “assassinio”) sulla storia del nostro territorio.

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