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Venerdì, 19 Aprile 2024
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«Non possiamo permetterci di rinunciare ad un mezzo preventivo che può rallentare la corsa del virus»

L’invito alla popolazione ad aderire alla vaccinazione anti-Covid da parte dell’Ordine dei medici di Piacenza: «Tenuti a valutare i medici e gli odontoiatri inosservanti dell'obbligo vaccinale che siano accertati dall'Asl»

«Non possiamo rinunciare ad un mezzo preventivo che può rallentare la corsa del Covid e ridurre drasticamente la gravità dei sintomi». A lanciare l’appello ad aderire alla campagna vaccinale anti-Covid19 l’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Piacenza, che «in relazione alle diverse attuali problematiche inerenti la pandemia da Sars Covid 19, ritiene opportuno ribadire la propria fiducia nella scienza e nella medicina e ricordare, agli scettici ed ai dubbiosi, come uno dei più efficaci mezzi di prevenzione della malattia, oltre al distanziamento interpersonale, ai dispositivi di protezione ed all'isolamento dei malati e dei contatti, sia rappresentato dalla vaccinazione di massa».

«I rischi ed i danni determinati dalla pandemia non sono soltanto di carattere sanitario - sottolinea la nota stampa - ma anche sociale ed economico. Noi tutti non ci possiamo permettere di rinunciare ad un mezzo preventivo che può rallentare la corsa del virus e ridurre drasticamente la gravità dei sintomi dei soggetti che ne vengono colpiti. Noi tutti non possiamo rinunciare ai vaccini che la ricerca scientifica ha messo a nostra disposizione in soli dieci mesi e che hanno costituito l'argine alla possibile catastrofe». «Non si vuole e non si può negare che la pratica vaccinale sia esente da rischi raramente anche gravi - prosegue - ma ciò non di meno i benefici superano grandemente i rischi e l’utilità dei vaccini contro il Covid 19 non può essere assolutamente messa in discussione. In questo contesto, l’Ordine dei Medici e degli odontoiatri ritiene quindi doveroso invitare, ancora una volta, tutte le persone a vaccinarsi, in particolar modo i medici e gli odontoiatri che, oltretutto, sono soggetti all'obbligo vaccinale sancito dal D.L. 01/04/2021, n. 44, art. 4, salvo "un accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale", caso in cui la vaccinazione può essere omessa o rinviata. Anche il Codice di Deontologia Medica, all'art. 14-Prevenzione e gestione di eventi avversi e sicurezza delle cure, chiarisce che è dovere del medico e dell'odontoiatra adeguare i propri comportamenti per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari , "Il medico opera al fine di garantire le più idonee condizioni di sicurezza del paziente e degli operatori coinvolti, promuovendo a tale scopo l'adeguamento della organizzazione delle attività e dei comportamenti professionali e contribuendo alla prevenzione ed alla gestione del rischio clinico attraverso la adesione alle buone pratiche cliniche"».

Si sottolinea che il Consiglio dell'ordine «sarà tenuto a valutare, secondo quanto sancito dal D.L. 01/04/2021, n. 44, art. 4, i medici e gli odontoiatri inosservanti dell'obbligo vaccinale che siano accertati e segnalati dall'Asl». «Il Consiglio dell’Ordine - conclude la nota - vigilerà sul rispetto da parte degli iscritti del Codice di Deontologia medica, anche in relazione alla "correttezza della informazione sanitaria resa ai cittadini, che deve essere trasparente, rigorosa, prudente e fondata sulle conoscenze scientifiche acquisite e che non deve divulgare notizie che alimentino aspettative o timori infondati", come sancito dall'art. 55 del Codice di Deontologia Medica».

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