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Sicurezza idraulica / Calendasco

Stop allagamenti e argine più sicuro: grande soddisfazione a Calendasco per il maxi progetto da quasi 5milioni

Tre grossi interventi per un totale di cinque milioni di euro a cura di Aipo, Consorzio di Bonifica e Regione a Calendasco. L'obiettivo è rafforzare la stabilità dell'argine e risolvere definitivamente il problema degli allagamenti di Soprarivo

Dal potenziamento e messa in sicurezza di casse d’espansione a nuovi impianti di sollevamento, dal riordino e aumento di potenza, anche con l’installazione di pompe sommergibili, di impianti idrovori e paratoie, fino alla manutenzione straordinaria della vegetazione lungo i corsi dei fiumi per il migliorare il deflusso delle acque. Sono alcuni dei 15 interventi per la sicurezza e potenziamento del sistema idraulico dell’Emilia-Romagna approvati, nel corso dell’ultima seduta, dalla Giunta regionale, che ha previsto investimenti sulle infrastrutture del territorio emiliano-romagnolo per 17,2 milioni di euro. Risorse stanziate dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei ministri, destinate a interventi di riduzione del rischio idrogeologico. Dopo il via libera della Regione alle proposte d’intervento, sarà Palazzo Chigi ad assegnare le risorse ai soggetti attuatori, Consorzi di Bonifica, Aipo e Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e protezione civile. Le risorse finanzieranno interventi inerenti alla funzionalità idraulica dei reticoli idrografici, in particolare per le aree più vulnerabili e per la salvaguardia dell’incolumità, dei beni e delle attività produttive agricole.

Nel Piacentino l'intervento sarà a Calendasco per la realizzazione del nuovo impianto di sollevamento Galeotto località Chiavica Tidoncello a cura del Consorzio di Bonifica per un totale di 1 milione e 800mila euro. «Questo nuovo finanziamento completa il progetto che è stato avviato nel 2021 con la realizzazione di una nuova chiavica, la nuova Galeotto, che andrà a sostituire cinque chiaviche attualmente esistenti da Calendasco a Soprarivo, quindi si tratta di un'unica struttura. Le chiaviche - spiega il sindaco Filippo Zangrandi - sono di fatto interruzioni dell'argine, più ce ne sono più ne viene compromessa la stabilità, così invece si rafforza. Il progetto è a cura di Aipo per un totale di 2 milioni e mezzo di euro, a questo si unisce un intervento integrato che vede il Consorzio di Bonifica realizzare un nuovo canale che convoglierà tutte le acque a valle di Soprarivo nella nuova chiavica Galeotto (500mila euro)». «L'obiettivo finale  - spiega - è quello di rafforzare la sicurezza dell'argine con una sola chiavica rendendone performante anche il controllo, ma anche salvare dagli allagamenti la frazione di Soprarivo  (come nel 2019, uno dei punti più esposti). Per chiudere il progetto mancava un tassello ossia l'installazione di sei pompe idrovore nella chiavica che permettessero in grado di piene di rilanciare l'acqua oltre l'argine. A giugno avevamo spiegato a tutti i residenti quanto si stava facendo. Questo è il frutto di una attenzione particolare che la Regione ha riservato al nostro territorio perché ha posto al vertice degli interventi più urgenti da fare questa opera con 1 milione e ottocentomila euro. Il cantiere sta per riprendere, per concludersi entro l'estate e la successiva posa delle pompe. Una volta in funzione avremo risolto una volta per tutte il problema degli allagamenti di Soprarivo e si sarà messo in sicurezza idraulica una porzione molto importante del nostro territorio. Grande soddisfazione perché nell'arco di tre anni vengono spesi nel nostro territorio quai 5 milioni di euro per un intervento di sicurezza idraulica molto importante e che darà una risposta definitiva a una problematica  che da decenni si ripeteva. Il mio ringraziamento va alla Regione, a Consorzio e Aipo».

«Le opere approvate - commentano con soddisfazione gli assessori regionali Irene Priolo (Ambiente e Protezione Civile) e Alessio Mammi (Agricoltura) - riguardano punti del territorio dove tradizionalmente si riscontrano le maggiori criticità, in occasione di eventi meteo particolarmente intensi e che risentono in modo significativo del cambiamento climatico. Interventi come questi confermano sia l’impegno della Regione per ridurre il rischio idraulico e idrogeologico che un’attenzione sempre costante per la cura del territorio e la soluzione delle sue fragilità, vere priorità di mandato. Questi investimenti nel settore idraulico risultano fondamentali anche per il sistema produttivo e delle imprese, in particolare quelle del comparto agricolo». Dei complessivi 220 milioni stanziati dal Governo, per l’Emilia-Romagna sono disponibili risorse per 17 milioni e 255 mila euro di cui 2milioni e 589 mila euro destinati alla progettazione. Dei 15 interventi approvati dalla Giunta, due risultano eccedenti l'assegnazione, e dovrebbero essere finanziati, con scorrimento della graduatoria, mediante l’utilizzo delle economie accertate a conclusione degli interventi per un totale di 1,4 milioni di euro di cui 112mila euro per la progettazione.

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