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«Oltre il 60% dei lavoratori in smart working», la Regione vara il Piano del lavoro agile

Secondo la Regione il nuovo piano organizzativo consentirà di risparmiare 3 milioni di euro all’anno in modo stabile a partire dal 2023, che potranno essere reinvestiti a favore della comunità Emiliano-romagnola

Ampliamento dello smart working, inclusione lavorativa di persone in situazione di fragilità, sostegno e diffusione della trasformazione digitale a vantaggio dei cittadini, riprogettazione degli spazi di lavoro per migliorare consumi e mobilità. Questi gli obiettivi del Piano del lavoro agile (Pola) varato dalla Regione Emilia-Romagna, destinato ad affrontare nel triennio 2021/23 le sfide dell’amministrazione pubblica raccordando tutte le iniziative di trasformazione digitale, sviluppo delle risorse umane e adeguamento dei processi e dell’organizzazione, con l’obiettivo di migliorare le modalità di lavoro e le performance dell’Ente. Un Piano frutto di un lavoro che ha coinvolto tutta l’organizzazione regionale e che è stato approvato dalla Giunta Regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini, con il compito di programmare il lavoro agile dell’intero Ente e di definire le modalità per attuarlo e svilupparlo. Il Piano organizzativo del lavoro agile della Regione apre la strada verso un rinnovamento, in continuità con quanto previsto dal Progetto VeLA “Veloce, Leggero, Agile – Smart Working per la PA”. Il Pola determina le condizioni in cui si svolgerà il lavoro in Regione Emilia-Romagna, superata la fase pandemica e prevede, così come definito per legge, che oltre il 60% dei lavoratori possa svolgere l’attività in smart working. I dipendenti della Regione Emilia-Romagna attualmente in lavoro agile sono oltre il 65%.

«Con l’approvazione del Pola proseguiamo nella grande sfida dell’innovazione digitale dell’Ente, permettendo alla Pubblica amministrazione di diventare ancora più efficiente» ha commentato l’assessore al Bilancio e Personale, Paolo Calvano. «Siamo stati la prima Regione ad adottare lo smart working in Italia e abbiamo scelto di condividere le buone pratiche che negli anni abbiamo sviluppato. Migliora la Pubblica amministrazione, migliora il nostro modo di essere a servizio del territorio e cresce il valore aggiunto che possiamo offrire ai cittadini. I risparmi che si otterranno da questa innovativa formula, saranno re-investiti per cittadini e imprese». Il nuovo piano organizzativo consentirà alla Regione di risparmiare 3 milioni di euro all’anno in modo stabile a partire dal 2023, che la Regione potrà reinvestire a favore della comunità Emiliano-romagnola. Il Pola, costruito anche grazie a un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali, vuole garantire l’accesso al lavoro agile a tutti i lavoratori regionali che operino su attività che per loro natura si prestano a essere svolte da remoto con modalità agili, accompagnandoli nel loro percorso professionale, valorizzandone le competenze e migliorando il benessere organizzativo loro e dell’Ente anche attraverso la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Una nuova organizzazione che promuove l’inclusione lavorativa di persone in situazione di fragilità permanente o temporanea, sostiene e diffonde la trasformazione digitale dell’Ente e la cultura dei processi “digital first” come leve per migliorare la Pubblica amministrazione regionale a favore di cittadini e imprese. Infine, ottimizza e riprogetta gli spazi di lavoro e di conseguenza contribuisce allo sviluppo sostenibile del territorio regionale, riducendo i consumi e la mobilita.

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