rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

Online il cortometraggio dedicato a Giovanni Gagliardi realizzato dai ragazzi del Gioia

A partire da documenti d’archivio, gli studenti, supervisionati da docenti e archivisti, hanno scoperto e fatto rivivere Giovanni Gagliardi, fisarmonicista piacentino di successo, convinto difensore della pace, segnato dagli eventi della storia di primo Novecento

"Giovanni Gagliardi. Momenti i una vita spiata" è un cortometraggio realizzato dal Liceo Gioia in collaborazione con Consorzio Sol.Co, Cooperativa DesTacum e Archivio di Stato di Piacenza e si inserisce all’interno dell’iniziativa “Cultura classica e cultura digitale: memorie nel futuro” del progetto nazionale “Giovani Connessi”, selezionato da Impresa Sociale "Con I Bambini" nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”.

Il corto prende ispirazione dal graphic novel "Giovanni Gagliardi. Una vita spiata", pubblicato nel 2018, frutto di un laboratorio didattico, realizzato dal Liceo Gioia in collaborazione con l’Archivio di Stato di Piacenza. A partire da documenti d’archivio, gli studenti, supervisionati da docenti e archivisti, hanno scoperto e fatto rivivere Giovanni Gagliardi, fisarmonicista piacentino di successo, convinto difensore della pace, segnato dagli eventi della storia di primo Novecento.   

Hanno collaborato a regia e produzione, insieme ad Alessandro Simonetta e Sara Bertuzzi (per Sol.co), anche Manuela Veneziani, docente di materie letterarie del Liceo Gioia, e Anna Riva, direttore dell’Archivio di Stato di Piacenza per la documentazione sul personaggio in quanto referenti dell’attività di ricerca storica e curatrici del romanzo grafico.

Straordinario musicista nella Parigi della Belle Époque, obiettore di coscienza, considerato “scemo di guerra”, rinchiuso in diversi manicomi fino al 1919, confinato a Ventotene, Giovanni Gagliardi, fu spiato per oltre trent’anni dalla polizia francese prima e dalla polizia italiana poi, ma con i suoi libri, la sua musica e la sua fisarmonica riuscì sempre ad essere un uomo libero.

La sceneggiatura è il frutto di un laboratorio di storytelling, condotto da Simonetta nell’anno scolastico 2020/2021, a cui hanno partecipato ragazzi e ragazze del Liceo Gioia, di classi di biennio e triennio: Viola Aragona, Emma Bacchetta, Beatrice Ciambriello, Maria Elena Conta, Filippo Fiandra, Annalisa Gennari, Federico Lodigiani, Francesco Maisto, Cecilia Mattioli, Alessandra Nacchio, Riccardo Scalmani, Sofia Timochshenko, Mattia Vignola. Il testo ha preso forma e forza con gradualità e ha visto emergere idee originali dei ragazzi. Le giornate di riprese, poi, con la supervisione tecnica di Marta Lombardelli -ex alunna del Gioia, docente di ingegneria del cinema a Torino-, si sono susseguite rapidamente, soprattutto grazie alla disponibilità di tutte le parti coinvolte. Le scene sono ambientate in spazi di Palazzo Farnese-Archivio di Stato e Teatro San Matteo e assumono anche una valenza simbolica, giocata sul bianco-nero o colore: dagli uffici, alle scale segrete e monumentali, ai vani di disimpegno, al palco del teatro. Sono scelte per connotare la vicenda umana del personaggio, la solidità della sua dimensione interiore nonostante le forme di persecuzione subite. 

Nel cortometraggio Giovanni Gagliardi è recluso in manicomio nell’anno 1918, a seguito di una sentenza pretestuosa, da leggersi più come condanna del suo libero pensiero, alimentato senza sosta, attraverso scritti e letture, anche nei giorni di prigionia.

A partire dal manicomio si spazia, attraverso flashback, al tempo delle discussioni politiche all’osteria di Castelvetro, al momento della sentenza in tribunale, o al ricordo del successo parigino, in piena Belle Époque, quando Gagliardi si esibiva con la fisarmonica nei locali di Montmartre.  Nelle scene finali il protagonista è liberato alla luce di una lettera, indirizzata alla direzione del Manicomio, che mette a fuoco le sue doti intellettuali e umane. 

Nei panni del protagonista l’ex studente del liceo Giacomo De Poli, somigliante ed espressivo nell’interpretazione.  Insieme a lui Paolo Strona, docente del Gioia, nella parte del direttore del manicomio, ed Enzo Latronico, dell’Archivio di Stato, come assistente del direttore. Gli amici dell’osteria sono interpretati da Alessandro Simonetta, Gian Cesare Schippisi e Filippo Fiandra. Le musiche della colonna sonora sono dello stesso Giovanni Gagliardi, i cui spartiti sono stati ritrovati tra le carte d’archivio, e sono suonate dall’orchestra del Liceo Gioia diretta dal prof. Franco Marzaroli. Si è trattato, sia per i ragazzi sia per gli adulti che hanno partecipato al progetto, di un’esperienza particolarmente interessante e formativa.

Buona visione ai link:

LICEO GIOIA

https://youtu.be/67OkuOq043Y

https://www.instagram.com/tv/CbFIKkYM6NZ/?utm_medium=share_sheet

GIOVANI CONNESSI

https://m.youtube.com/watch?v=6c53Tv_4Avo&t=332s&pp=2AHMApACAQ%3D%3D

https://percorsiconibambini.it/giovaniconnessi/2022/03/02/la-musica-rende-liberi-la-storia-di-giovanni-gagliardi/

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Online il cortometraggio dedicato a Giovanni Gagliardi realizzato dai ragazzi del Gioia

IlPiacenza è in caricamento