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Ai Giardini dell’Unità d’Italia / Gragnano Trebbiense

A Gragnano la prima panchina europea del territorio piacentino

Intitolata al compianto presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, è stata voluta dall’Amministrazione Comunale, per portare l’Unione Europea sempre più vicina ai cittadini

Collocata all’interno dei Giardini dell’Unità d’Italia la panchina blu con la corona di stelle gialle, intitolata al compianto presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, è stata voluta dall’Amministrazione Comunale, per portare l’Unione Europea sempre più vicina ai cittadini perché, come ha ricordato il consigliere Andrea Capellini, citando una frase di Konrad Adenauer del 1954 L’Unità dell’Europa era un sogno di pochi, è stata una speranza per molti e oggi è una necessità per tutti, alla panchina  hanno lavorato fattivamente  i ragazzi del Centro Aggregativo “Quasi C’Entro”, quelli frequentanti l’oratorio, nonché Eleonora Rossi, l’infermiera- artista che , con un  tocco finale, ha realizzato le dodici stelle.   

Gli avvenimenti di questi ultimi anni, la pandemia, la crisi ambientale, la crisi economica, ci dimostrano che tutti noi condividiamo con gli altri cittadini europei gli stessi problemi: siamo parte di un’unica comunità di destino. La panchina, nelle intenzioni degli organizzatori, rappresenta un simbolo della nostra cittadinanza europea. Si legge in una nota ufficiale dell’Amministrazione. «Per ospitarla, è stato scelto un luogo simbolico, un luogo d’incontro e di aggregazione sociale, aperto a tutti, proprio come Sassoli voleva fosse sentita l’Europa. A fronte dei nazionalismi risorgenti e divisivi, il sogno dei padri fondatori di un’Europa unita ritorna prepotente con tutto il suo valore anche profetico e va senz’altro portato avanti», ha dichiarato il sindaco Patrizia Calza.   

Il primo cittadino ha voluto anche sottolineare come il progetto non sia un gesto estemporaneo ma si colloca in un disegno complessivo alla luce  del quale vanno lette varie attività, dai progetti Erasmus che vedono impegnate le scuole locali  fino alla promozione del  Cammino di San Colombano quale riscoperta di una identità comune nata  nei secoli grazie anche ai viaggi e al contributo, in termini di conoscenze e valori,  di grandi personalità. Un’identità     europea le cui origini e i cui caratteri di uguaglianza, libertà, solidarietà e democrazia sono stati ben evidenziati   dai ragazzi del Consiglio Comunale dei Ragazzi che, per bocca del loro sindaco, Filippo Cigalini, hanno ricordato che «anche se siamo un piccolo paese, siamo comunque tutti importanti e possiamo dare il nostro contributo nel migliorare l’Europa e l’Italia».

Intervallati da intermezzi musicali  mentre nel giardino, in un’atmosfera intima favorita dal tempo bigio, si diffondevano le note dell’Inno di Mameli, del Te Deum, dell’Inno alla Gioia e di Imagine di Jonh Lennon, suonate da Rachele Stefanelli, Susanna Tagliaferri  e Clara Alice Cavalleretti del Conservatorio di Musica, si sono succeduti gli interventi a  partire da quello   dell’ospite d’eccezione, l’europarlamentare Brando Benifei che ha esortato ad essere protagonisti, rilanciando l’idea di un’Europa più coraggiosa. Andrea Capellini   che si è occupato personalmente dell’organizzazione dell’evento ha evidenziato in particolare le opportunità offerte dall’Unione Europea ai giovani e l’importanza di lavorare insieme come popoli per vincere le sfide che trascendono i confini nazionali.

Erano presenti oltre alla professoressa Maria Guerresi e agli amministratori comunali Cristiano Schiavi e Matteo Provini, anche Augusto Ridella del Movimento Federalista Europeo e Andrea Marini, giunto da Modena in rappresentanza della Gioventù federalista Europea. Il primo ha evidenziato come gli Stati siano necessari ma anche come, a suo parere, sarebbe auspicabile la nascita di uno stato Federale al quale trasferire alcuni poteri fondamentali cioè non solo  il commercio delle merci, la libera circolazione dei cittadini, la moneta, ma anche  la difesa e la politica estera. Infine ha invitato i ragazzi   ad immaginare, seduti sulla panchina europea, i ragazzi francesi, tedeschi, irlandesi e di tutti gli altri Stati come la stessa fosse appunto una panchina comune.  “Unità nella diversità” è dunque il messaggio che parte da Gragnano e che, insieme a quello lanciato da altre province italiane, ci si augura possa diventare patrimonio comune e garanzia di pace e democrazia per il futuro dell’umanità.

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