Parla piacentino lo smaltimento ambientale della demolizione dell'ex Manifattura Tabacchi
La società Prelios-Integra si è affidata allo studio Ponzini
La demolizione della Manifattura Tabacchi iniziata a fine giugno, sta terminando. Gli undici capannoni sono già stati abbattuti come pure la palazzina uffici. Il sito, compreso tra via Montebello e via Raffalda è esteso su un’area di 58mila metri quadrati. La nuova destinazione d’uso sarà commerciale-residenziale, con un ampia area destinata a verde. Progettista delle opere di demolizione e tecnico ambientale è stato nominato l’architetto piacentino Carlo Ponzini. A controllare la corretta esecuzione dei lavori provvede infatti lo Studio Ponzini nelle persone del titolare e dell’ingegnere Riccardo Raggi, incaricati della consulenza tecnico ambientale per conto della “Prelios Integra spa”, società internazionale di gestione e servizi immobiliari. La figura del tecnico ambientale è una nuova figura professionale nata dalle particolari esigenze in tema ambientale sviluppatesi negli ultimi anni, il suo ruolo è quello di affiancare il direttore lavori nella supervisione delle demolizioni, in maniera che gli scarti vengano processati e smaltiti in maniera più ecologica possibile nel rispetto dell’ambiente e della normativa.
«Per quanto si possa ritenere semplice demolire - evidenzia Ponzini - questo processo in realtà è sottoposto a iter molto complesso, in quanto nel mondo dell’edilizia la maggior parte dei rifiuti prodotti è costituita da materiali inerti, il cui smaltimento deve seguire le indicazioni delle normative vigenti volte al rispetto dell’ambiente ma soprattutto a prevedere, quando è possibile in recupero e il riutilizzo delle materie, proprio per garantire il ciclo delle sostenibilità. Infatti le macerie provenienti da lavori di demolizione e costruzione sono considerate rifiuti speciali e non possono essere riutilizzate nell'ambito del cantiere di provenienza, è dunque necessario provvedere al loro conferimento in discarica o, se possibile, ad idoneo impianto di trasformazione, per poterle riutilizzare ed evitare di impattare in maniera devastante sull'ambiente. Progettare un corretto procedimento può aiutare a risparmiare sia in fase di riciclaggio/recupero, sia in fase di smaltimento vero e proprio. Al fine di ridurre il più possibile le spese da sostenere, è conveniente quindi l’inserimento del concetto del riciclo: l’unico modo per ammortizzare, in una certa misura, diventa la rivendita di detti prodotti riciclati. Oggi si parla molto di sostenibilità di rispetto dell’ambientale e c’è una grande voglia di ecologia, filosofia questa applicata nel processo operativo della demolizione in atto: tutti i materiali pericolosi, tossici ed inquinanti, vengono individuati tramite un’opportuna analisi di caratterizzazione chimico-fisica, mediante cioè il Test di cessione, il quale consiste sostanzialmente in una simulazione di dilavamento operata dagli agenti atmosferici su un campione rappresentativo del rifiuto, ed è mirato a verificare che il liquido ottenuto non contenga contaminanti in concentrazioni superiori a quelle consentite.
Nel caso della Manifattura Tabacchi, si è scelta una demolizione controllata nella quale, i materiali vengono differenziati in una fase successiva a quella della demolizione. Una volta depositati sul terreno i materiali vengono suddivisi in base alla diversa consistenza per poi essere recuperati o smaltiti in base alle singole caratteristiche. Alcuni prodotti dello smantellamento di un edificio, possono essere rivenduti senza dover subire lavorazioni particolarmente impegnative ed onerose (prodotti in acciaio, serramenti interni ed esterni), mentre altri, ed il calcestruzzo tra questi, necessitano di laboriosi trattamenti, oltre a controlli qualitativi, prima di potere essere rimesso sul mercato. Quindi solo una valutazione di mercato
ragionata ed approfondita può consentire di ottenere considerevoli risparmi si in termini economici che in termini di utilizzo di risorse: visto in quest’ottica, il riciclaggio diventa realmente una componente cardine del progetto esecutivo, oltre che ad una scelta etica doverosa per il bene del nostro pianeta. Carlo Ponzini oltre alla libera professione che lo ha visto tecnico di riferimento, tra gli altri, della Banca di Piacenza dal 1988 ad oggi, è stato dagli anni 90 docente del Politecnico di Milano ed è tutt’ora professore di “Nanotecnologie e sistemi evoluti per l'architettura” presso la l’Università di Parma dipartimento di Architettura. Da quest’anno accademico sarà docente nel corso “Innovative and sustainable technologies in architectural design-sustainable environmental design” in questa sua specifica competenza si colloca questo incarico che vede il tecnico piacentino tra i professionisti specializzati in questo settore. Ponzini ha pubblicato due manuali per la casa editrice Maggioli “L’edificio energeticamente sostenibile” e “Progettazione energetica” giunti alla seconda edizione.