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Parte la scuola elementare paritaria Sant’Orsola e punta subito sull'inglese

Sarà la paritaria Sant’Orsola, dal prossimo anno grazie alla cooperativa Santa Giustina. Le aule nel Palazzo Duchessa Margherita, davanti al Farnese. Nasce da una costola delle storiche Orsoline, dove rimarrà la scuola media

Parte la scuola elementare paritaria Sant’Orsola. E lo farà con un progetto innovativo che punterà da subito sulla lingua inglese. Raccogliendo la mission delle storiche Orsoline, il nuovo progetto - voluto dalla cooperativa Santa Giustina (patrona di Piacenza) - prenderà il via il prossimo anno scolastico, 2019-2020. La sede sarà in un open space, in cui sono state ricavate aule, mensa e palestra, del palazzo Duchessa Margherita, in via Campo della Fiera, di fronte a Palazzo Farnese. Seguendo la tradizione delle Orsoline (dove rimarrà la scuola media) e portandone avanti i valori e lo spirito di scuola cattolica, la nuova primaria guarda al futuro e punterà sulla lingua inglese, portando le ore da una a 5. I bambini, comunque, comunque, avranno a disposizione anche il pomeriggio per diverse attività: laboratori, doposcuola, educazione fisica.

Numerose le famiglie che hanno partecipato alla presentazione. Il progetto - che comunque non sembra destinato a fermarsi qui - è stato illustrato da Suor Rosellina Broch, attuale direttrice delle Orsoline; Enrico Braghieri, presidente della cooperativa che gestirà la nuova scuola; Donatella Vignola, ex docente del Gioia e coordinatrice didattica della futura primaria; la docente di inglese Brenda Maffi; Luisa Cogo, coordinatrice della scuola Manfredi, di Varese, con cui la Sant’Orsola ha avviato una collaborazione per il progetto dell’inglese potenziato. «L’accoglienza del bambino, l’attenzione ai tempi di apprendimento, il rispetto di ciascuno, la condivisione del progetto educativo con le famiglie rappresentano il contesto in cui il nuovo progetto si inserisce - ha spiega Braghieri - in particolare l’attenzione del bambino propria della tradizione educativa cristiana indirizza ogni dinamica formativa della scuola. Abbiamo mantenuto la tradizione di tre secoli di educazione delle Orsoline, ma cercato l’innovazione. La lingua inglese era un’esigenza che ci avevano sottolineato già diversi genitori. E i bambini potranno farlo in un ambiente protetto e sereno». Braghieri ha poi ringraziato al Banca di Piacenza, che ha messo a disposizione i locali del prestigioso Palazzo Duchessa Margherita.

Soddisfatta Suor Rosellina: «Generazioni di bambini hanno varcato la soglia della nostra scuola. Come educatrici, siamo contente che oggi genitori, tra cui anche ex alunne, raccogliendo il nostro esempio, abbiano deciso di continuare il percorso educativo che abbiamo tracciato». Maffi ha spiegato la parte didattica, sottolineando come «lo scopo che si vuole raggiungere è di sfruttare la naturale capacità dei bambini di apprendere per osmosi ciò di cui fanno esperienza. I bambini saranno così in grado di comunicare in inglese in modo del tutto naturale. Le attività ludico-espressive come canzoni, filastrocche, giochi di ruolo, attività “Task oriented” verranno utilizzate per aumentare la motivazione degli alunni all’utilizzo della lingua straniera». Infine, Vignola ha raccontato l’esperienza della scuola varesina ricordando a visitatori «che la scuola paritaria non è diversa dalle altre. Oltre alle materia, insegnami un metodo di studio. Il singolo individuo viene seguito, in un clima di serenità e di classi con pochi bambini, per garantire la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. Più il bambino sta bene a scuola, più impara. Tutto questo, però sempre con un rapporto stretto con la famiglia.

 

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