Anche 6 mesi di tempo per il passaporto, la Questura dispone aperture straordinarie
«Molte richieste per le vacanze, dopo le restrizioni Covid e la Brexit». Apertura straordinaria dell’Ufficio Passaporti il 26 novembre e il 3 dicembre
Cercando di prenotare online la consegna dei documenti per il passaporto, sorge un po’ di amarezza. A Piacenza servono almeno sei mesi di tempo: le prime finestre si aprono a fine maggio. Un lasso di tempo enorme.
Per questo la questura sta cercando di correre ai ripari. «Per agevolare i cittadini residenti nella provincia di Piacenza – spiega la questura - nella presentazione allo sportello delle istanze di passaporto urgente, sono state disposte dal Questore due aperture straordinarie dell’Ufficio Passaporti della Questura, sito in Viale Malta 10/C, nelle mattinate di sabato 26 novembre e sabato 3 dicembre, con orario 8.30-12.30».
Le aperture straordinarie saranno dedicate ai cittadini cui il sistema di prenotazione online del passaporto ha assegnato un appuntamento in data posteriore alla loro partenza, prevista entro il 28 febbraio 2023. Verranno ricevute, per ciascun sabato, fino a 50 istanze. Sarà possibile anche il ritiro dei passaporti già pronti per la consegna.
Gli utenti potranno presentare la documentazione indicata per le richieste di passaporto urgente sul sito web della Questura di Piacenza all’indirizzo https://questure.poliziadistato.it/servizio/orari/5730dc9d1e0e9767450164, ovvero:
- stampa della prenotazione;
- autocertificazione dei motivi che rendono urgente il rilascio del passaporto (su carta libera
per esigenze personali o su carta intestata all’ente e/o azienda in caso di viaggio per motivi
di lavoro), corredata da eventuali documenti a supporto;
- documentazione completa per il rilascio del passaporto (unitamente all’eventuale
passaporto scaduto);
- fotocopia del documento del coniuge in caso di assenso firmato da quest’ultimo;
«L’iniziativa – conclude la questura - è motivata dal notevole incremento delle richieste di passaporto in questo periodo, fenomeno che ha interessato l’intero territorio nazionale, determinato, in particolare, dal desiderio di trascorrere vacanze all’estero dopo le restrizioni causate dalla pandemia da covid-19, nonché dalla necessità di utilizzare il passaporto anche per il Regno Unito, a seguito della “Brexit” (per lavoro, studio, vacanza)».
