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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Pedofilia, report della Cei: la Cattolica di Piacenza analizzerà i dati

Avviato il primo Report sulle attività dei Servizi Regionali, dei Servizi Diocesani-Interdiocesani e dei Centri di ascolto per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili

E' stato avviato il primo Report della Cei sulle attivita' dei Servizi Regionali, dei Servizi Diocesani/Interdiocesani e dei Centri di ascolto per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Il progetto rientra in una delle 5 linee di azione varate dalla 76/a assemblea generale dei Vescovi del maggio scorso e volte a una piu' efficace prevenzione del fenomeno degli abusi. Scopo dell'indagine, non meramente statistica, spiega la Cei, "e' delineare la realta' dei Servizi diocesani e dei Centri di ascolto, la loro diffusione e strutturazione, l'operativita' ed efficacia nell'azione pastorale di formazione, prevenzione e accoglienza". Nella ricerca saranno coinvolti 16 coordinatori per i Servizi regionali, 226 referenti per quelli diocesani e 96 responsabili dei Centri di ascolto: saranno somministrati questionari specifici per ciascun ambito da compilare on line, garantendo la massima riservatezza. I dati raccolti verranno esaminati da ricercatori dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, specializzati in economia, statistica, sociologia con esperienza specifica in analisi di policy children safeguarding, "cioe' in politiche di tutela dei minori, che sono richieste a livello europeo a tutte le organizzazioni operanti con minori ai fini di garantire loro ambienti sicuri in termini di prevenzione, contrasto e protocolli di segnalazione abusi, e che rappresentano il quadro delle Linee guida della Chiesa che e' in Italia del 2019". Gli esperti avranno il compito "non solo di presentare una radiografia dell'esistente, ma di trarre suggerimenti e indicazioni per implementare l'adeguatezza dell'azione preventiva e formativa delle Chiese che sono in Italia". La scelta dell'Universita' Cattolica si e' fondata sul suo coinvolgimento come soggetto valutatore del progetto "SAFE - Educare e Accogliere in ambienti sicuri" che ha interessato per due anni, dal 2019 al 2021, la Comunita' Papa Giovanni XXIII, il Centro Sportivo Italiano, l'Azione Cattolica Italiana e il Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Vittimologia e sulla Sicurezza-Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia dell'Alma Mater Studiorum di Bologna. (ANSA). 

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