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Sanità / Carpaneto Piacentino

«Per Ausl la Casa della salute di Carpaneto in secondo piano: gravi carenze, ecco cosa fare»

Il Comune ha scritto alla Regione per «lamentare la condizione in cui versa» la struttura sanitaria del paese. L'Amministrazione Arfani disponibile a trovare soluzioni per far fronte «alla situazione che è precipitata»

Il Comune di Carpaneto ha scritto alla Regione Emilia-Romagna per «lamentare la condizione in cui versa la nostra Casa della Salute» del paese. Da tempo l’Amministrazione segnala «l’aggravarsi della situazione» nella struttura nella quale, «ancora da prima della sua apertura, era noto che le dimensioni erano troppo ridotte per poter garantire un funzionamento adeguato ai reali bisogni della popolazione: non vi sarebbe stato lo spazio per ambulatori medici, servizi di infermieristica, studi specialistici. Questo timore si è concretizzato nel tempo, quando abbiamo visto che la Casa della Salute poteva ospitare un numero circoscritto di servizi».

«Con la pandemia – ripercorre il sindaco Andrea Arfani nella lettera indirizzata a presidente e vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, all’assessore alla Sanità e all’Ausl locale -, al di là delle necessarie restrizioni, la situazione è precipitata nel prosieguo. Il personale dirottato altrove dalla struttura, e quindi tolto da quest’ultima, non è più stato riportato a Carpaneto. Allo stesso modo, diversi servizi, prima attivi, poi sospesi per la pandemia, non sono mai stati riattivati. Dermatologia, Oculistica, Pediatria di Comunità-Vaccinazioni pediatriche, e Igiene Pubblica – Vaccinazione adulti e adolescenti, sono stati sospesi, e a oggi ancora non sono ripartiti, con la conseguenza che gli utenti, circa diecimila cittadini, tra Carpaneto e Gropparello, devono spostarsi altrove per poterne fruire, in particolare verso la Casa della Salute di Podenzano». Il primo cittadino aveva rappresentato ad Ausl questa situazione nel 2020 e lo scorso anno erano stati tenuti diversi incontri, anche con sindacati e personale del Distretto di Levante, «chiedendo l’adozione di misure efficaci per il ripristino della situazione antecedente alla pandemia, e il miglioramento della stessa, dichiarando di essere pronti a mettere a disposizione le forze del Comune per addivenire a un esito concreto».

Secondo il sindaco le strade da intraprendere, che suggerisce alla Regione, sono due. «La prima consiste nel rimodulare l’impiego del personale a disposizione, per distribuirlo su un numero di servizi almeno pari a quello in funzione prima della pandemia. Poi, rimane ovvio che un aumento del personale sarà necessario, anche attingendo alle maggiori risorse trasferite alle Ausl a seguito dell’emergenza. Il secondo intervento dovrà essere di ordine strutturale: molto semplicemente, la struttura deve essere ampliata. Sono consapevole del fatto che è grottesco intervenire sui muri di un edificio di nemmeno cinque anni: ma non si può fare diversamente, non essendo stata realizzata più ampia sin da subito. Non pretendo certo un cantiere nei prossimi mesi, ma che almeno l’intervento sia calendarizzato nel programma pluriennale di Ausl. Ricordo che la mancanza di tale previsione mi ha portato a non votare il bilancio di Ausl nello scorso autunno». «La sensazione, e l’inquietudine – conclude Arfani ribadendo la disponibilità dell’Amministrazione a trovare soluzioni -, è che l’Ausl preferisca puntare su strutture di altri comuni a noi limitrofi, facendo passare la Casa della Salute di Carpaneto in secondo piano. Questo, se fosse vero, sarebbe inaccettabile, e troverebbe ogni ostacolo da parte del Comune e dei cittadini».

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