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«Per il piromane chiediamo una pena esemplare che sia da monito agli altri delinquenti»

La nota del Comitato Rete Case Popolari

È notizia di pochi giorni fa dell'arresto di un 29enne tunisino, accusato di essere l’autore dei molteplici incendi dolosi in città. Il giovane, che già aveva dei precedenti, avrebbe anche causato danni, circa un anno e mezzo fa, ad una trentina di auto nel Quartiere Roma.  Manuel Radaelli, presidente dell'Associazione "Rete", commenta così il fatto: «Dopo mesi e mesi di caccia al piromane, forse siamo giunti all'epilogo. Stando alle accuse, non abbiamo la certezza che sia sempre lui l’autore degli atti incendiari avvenuti soprattutto in via Marinai, dal momento che essi non figurano tra le azioni criminali a lui attribuite. In ogni caso, le indagini e l'eventuale futura confessione confermeranno o meno la nostra ipotesi, e l'eventualità della presenza di complici o emulatori». «In attesa del processo previsto per dicembre - continua la nota - ci auguriamo che la pena sia di esempio per tutti quei delinquenti che intendono rendere invivibili i quartieri della città, con atti vandalici e criminali». Chiude Radaelli: «Questo, tuttavia, non è il momento per mollare la presa sulla questione sicurezza: dobbiamo sempre tenere un alto livello di attenzione in tutta la città, ed al Peep in particolare. L'Associazione "Rete" è pronta a rilanciare le sue proposte per il quartiere e ad accogliere ogni richiesta dei residenti».

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