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«Per la terza dose di vaccino siamo pronti, aspettiamo le indicazioni del Cts»

Visita all'ospedale di Piacenza e incontro con la stampa per il generale Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza. «Qua un lavoro incessante dall’inizio del 2020»

«Per la terza dose di vaccino siamo pronti, aspettiamo le indicazioni del Cts». Ad affermarlo il generale Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario dell’emergenza Covid19, oggi accolto nella nostra città, dove in serata gli sarà conferito dal Comune il premio “Piacenza riparte dalla Cultura”. Nel pomeriggio il generale ha fatto tappa all'ospedale Guglielmo da Saliceto, dove ha incontrato una rappresentanza di medici, infermieri e operatori sanitari in Sala Colonne. Con lui il sindaco Patrizia Barbieri, l’assessore regionale alla salute Raffaele Donini e il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ha aperto l’appuntamento con la stampa con un’attestazione di gratitudine nei confronti del lavoro svolto dal generale, dagli operatori sanitari e dai volontari, oltre che facendo il punto sulla situazione vaccinale nella nostra regione. «Oggi le cose stanno andando bene, siamo oltre l’80% di vaccinati con una dose e oltre il 70% con entrambe le dosi. Confidiamo ad ottobre di arrivare al 90% per la prima dose, grazie al lavoro della struttura dell’Ausl di Piacenza». «Sono uno di quelli che si augura l’estensione del green pass ai luoghi di lavoro» afferma Bonaccini. «Abbiamo bisogno di aumentare la quota di persone vaccinate e se possiamo anche far ripartire le fiere è per questo, perché abbiamo un’alta copertura di vaccinati e un numero di ricoveri inferiore. Ringrazio il generale per essere venuto a Piacenza - aggiunge - è la sua quarta volta in Emilia-Romagna, ma a Piacenza l’Esercito diede una mano straordinaria, nel territorio più colpito nella drammatica prima ondata del 2020». «Siamo qui anche a ringraziare l’impegno della nostra sanità pubblica, portando tanti investimenti economici, a partire dal nuovo ospedale di Piacenza: è il segnale di fiducia che vogliamo dare per combattere questa pandemia e rilanciarci. In meno di due anni - conclude - potremmo recuperare in Emilia-Romagna, stando alle previsioni, i 9 punti percentuali di Pil perduti a causa del Covid. Ma in questa regione si potrebbe anche fare meglio e superare il Pil del 2019, l’anno prima del Covid».

                             Visita del generale Figliuolo all'ospedale di Piacenza3-2

«Ringrazio il presidente Bonaccini e il sindaco Barbieri per avermi invitato. E desidero ringraziare il personale sanitario, tecnico e amministrativo dell’ospedale di Piacenza; qua stanno facendo un lavoro incessante dall’inizio del 2020» ha esordito il Generale Figliuolo. «Ho avuto modo di visitare l’area critica dell’ospedale, nei limiti del rispetto dei pazienti ricoverati e il direttore generale Baldino mi ha illustrato il piano per passare da 15 a 50 posti di terapia intensiva, in caso di bisogno. In questo momento i ricoveri sono limitati grazie ai comportamenti responsabili dei cittadini e soprattutto grazie alle vaccinazioni. Oggi siamo all’80% di prime dosi somministrate alla popolazione italiana, e al 73% di persone che hanno ricevuto entrambe le dosi». «Quando si fa squadra - prosegue - si supera ogni avversità e ogni sfida. A Piacenza c’è stata una squadra tra istituzioni, sanità e forze dell’ordine; tutti insieme si è lavorato dall’inizio. L’Esercito ha fatto la sua parte con l’ospedale da campo nella fase dell’emergenza e qua sono nate le Usca. La diagnosi e la cura precoce sono i due strumenti che insieme al vaccino possono vincere la pandemia. La variante Delta è molto insidiosa, dobbiamo continuare con il piano: ci sono molte persone, soprattutto tra gli over 50, che non sono ancora coperte dal vaccino; il mio è un appello accorato ad andare nei centri vaccinali, ora non serve neanche più prenotare per riceverlo».

                          Generale Figliuolo-2

Nel tour piacentino del Commissario straordinario per l’emergenza, anche il centro vaccinale dell’Arsenale e il Polo di mantenimento pesante Nord. «Attendiamo le indicazioni per la terza dose - sottolinea - in particolare rivolta a chi è in prima linea, come i sanitari o gli ospiti delle case di riposo». «Siamo pronti – afferma il generale – le dosi ci sono, ne abbiamo in maniera più che sufficiente, in abbondanza, per affrontare la terza dose. Gli scienziati parlano di richiami per Pfizer e Moderna, daremo le indicazioni alle Regioni, per quando partire. Ma aspettiamo le indicazioni tecniche del Comitato tecnico scientifico. Anche per l’immunità di gregge «siamo sulla buona strada» secondo il Commissario: «Più vacciniamo e meno il virus circola e meno circolano varianti». In merito al movimento “No-vax” il generale risponde che «il dissenso va accettato se è manifestato in maniera civile» e con la speranza «che la forza della ragione convinca tutti». «Il presidente Mattarella ha detto che il vaccino è un dovere morale e pubblico; bisogna pensare a chi è fragile, il vaccino è l’unico modo per uscire da questa fase».

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