rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità

Persone scomparse, nel 2021 trentanove casi. Approvato il nuovo Piano di Ricerca

L'aggiornamento è finalizzato a rafforzare il sistema provinciale di ricerca a salvaguardia dell’incolumità delle persone allontanatisi dai propri contesti di vita nonché rafforzare i flussi informativi tra le diverse componenti aventi un ruolo diretto e indiretto nella ricerca

Lo scorso 7 settembre il Prefetto Daniela Lupo ha approvato la nuova edizione del Piano provinciale ricerca persone scomparse, dopo un complesso iter istruttorio. L’aggiornamento del Piano, in linea con le indicazioni impartite dal Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, è finalizzato a rafforzare il sistema provinciale di ricerca a salvaguardia dell’incolumità delle persone allontanatisi dai propri contesti di vita nonché rafforzare i flussi informativi tra le diverse componenti aventi un ruolo diretto e/o indiretto nella ricerca.

Il Piano provinciale 2021 rinnovato anche sulla scorta dell’esperienza maturata negli anni tiene conto dei suggerimenti apportati dai soggetti istituzionali che partecipano alle ricerche. Nel documento particolare attenzione è stata data alle attività necessarie nei casi di ricerca di persone “fragili” (per esempio persone con problemi psicologici o con istinti suicidari) o di minori che dovranno avere la caratteristica della rapidità e dell’attivazione immediata.

A livello tecnico operativo restano essenziali i contributi dei vigili del fuoco, del Soccorso alpino nonché l’apporto dei Volontari di Protezione Civile che la Prefettura potrà attivare interessando l’Agenzia regionale per la Protezione civile e la sicurezza territoriale. Nel corso del 2020 si sono registrati, in provincia di Piacenza, 41 casi con attivazione del Piano provinciale ricerca persone scomparse; dall’inizio dell’anno 2021 ad oggi si sono verificati 39 casi: di questi, due i casi di scomparsi trovati deceduti e 7 quelli ancora aperti. Questi ultimi riguardano minori stranieri non accompagnati giunti sul territorio e che vengono intercettati dai servizi sociali e poi collocati in strutture dallq quali si allontanano spesso anche e verosimilimente per raggiungere parenti residenti altrove. Giovani formalmente ancora sotto rintraccio come prevede la legge vista la minore età e la tutela che questo comporta.

Al complesso iter hanno partecipato: i rappresentanti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Piacenza, della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Bologna, della Provincia, dei Comuni della provincia, della Questura, del Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, del Comando provinciale della Guardia di Finanza, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, della Sezione Polizia Stradale, dell’AUSL di Piacenza, del Servizio 118, del C.N.S.A.S., dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, del Coordinamento Provinciale Volontari di Protezione Civile, della Croce Rossa, dell’A.N.P.A.S., dell’Associazione  Rescue Drones Network nonché delle principali associazioni che hanno sottoscritto intese e protocolli con il Commissario straordinario persone scomparse in considerazione della propria mission, punto di riferimento per il sostegno legale e non solo ai familiari degli scomparsi: “Associazione Penelope Emilia-Romagna”, “Comitato Scientifico Ricerca scomparsi” e “Psicologi per i Popoli Federazione” con l’associazione territoriale “Psicologi per i Popoli Emilia Romagna OdV”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Persone scomparse, nel 2021 trentanove casi. Approvato il nuovo Piano di Ricerca

IlPiacenza è in caricamento