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Piacenza ancora stellata, la Palta e il Nido del Picchio confermati nella guida Michelin 2020

Successo per l'evento di presentazione che quest'anno si è tenuto al teatro Municipale di Piacenza

La Palta di Bilegno a Borgonovo Valtidone, con la chef Isa Mazzocchi e il Nido del Picchio di Carpaneto Piacentino con lo chef Daniele Repetti, confermano il riconoscimento di una stella nella guida Michelin che racchiude l’élite della ristorazione mondiale. La presentazione della Guida, giunta quest’anno alla 65esima edizione, si è svolta al Teatro Municipale di Piacenza che per una volta ha sostituito gli artisti Guida Michelin-3del bel canto e della prosa, con quelli della ristorazione che, con le loro giacche bianche, hanno affollato il teatro alla presenza di autorità e i rappresentanti delle principali testate giornalistiche nazionali ed internazionali.

Ma non solo stelle: nella Guida Michelin creata dai fratelli francesi André ed Edouard per aiutare gli automobilisti nei loro viaggi includendo anche una lista d’indirizzi in cui mangiare e pernottare la notte, sono presenti anche sezioni specifiche come Bib Gourmand, ovvero ristoranti che propongono menù con il miglior rapporto qualità- prezzo. Nella nostra provincia sono stati selezionati l’Antica Trattoria Cattivelli di Monticelli, la Locanda Cacciatori di Pontedellolio ed il Caffè Grande di Rivergaro. Nel teatro definito da Stendhal "il più bello d’Italia" grande la soddisfazione che traspare dalle parole del sindaco Patrizia Barbieri: «Michelin è un'occasione fantastica ed una vetrina per valorizzare tutti i prodotti e le tradizioni di Piacenza. E’ un onore (su cui il Comune ha investito) ed un orgoglio poter ospitare l'evento, risultato reso possibile grazie anche alla collaborazione con Reggio Emilia e Parma, con le quali si può parlare di una fantastica grande Food Valley».

E in effetti l’Emilia Romagna è la regione con il maggior numero di dop e igp, un primato evidenziato dall’assessore regionale Andrea Corsini: «Quando abbiamo iniziato a trattare con Michelin per portare la presentazione della guida nel 2016 sembrava un sogno. L’Emilia Guida Michelin-3Romagna è una terra di grandi eccellenze, siamo riusciti anche a far crescere il turismo. I ristoranti stellati non sono solo per pochi eletti, ma un volano che fa crescere l’indotto. Torneremo ancora a Parma per la presentazione della nuova guida nel 2020». Protagonista assoluto per l’edizione 2020 è stato lo chef Enrico Bertolini grazie alle tre stelle assegnate al suo ristorante MUDEC di Milano. Ha conquistato la sua prima stella nel 2010 a le Robinie e poi nel 2011 al Ristorante Devero, la seconda nel 2014. Nel 2017 approda al MUDEC, confermando la seconda stella e guadagnando oggi la terza. Queste le motivazioni del riconoscimento: "La personalità dello chef spicca per ricerca e sperimentazione, armonizzandosi perfettamente con la dinamicità di Milano e regalando un tocco da artista al ricco patrimonio gastronomico italiano". La presentazione della Guida Michelin è stata condotta da Petra Loreggian, speaker di Rds. Dopo le interviste teletrasmesse allo chef Mauro Uliassi, new entry fra i ristoranti premiati con tre stelle dalla guida 2019, e Martina Caruso, che ha conquistato il premio Michelin Chef Donna 2019, sul palco è iniziata la cerimonia di premiazione, con le categorie Young Chef, Qualità nel Tempo, Servizio di Sala e Passion for Wine Award, e l’annuncio dei ristoranti stellati.

Il premio "Passion for Wine" (sponsor Consorzio Brunello di Montalcino) è stato vinto da Rinio Billia de Le Petit Restaurant, una stella Michelin a Cogne. Il“Servizio di Sala 2020” (sponsor Coppini Arte Olearia) è stato assegnato a Sara Orlando della Locanda di Orta, una stella Michelin a Orta San Giulio, mentre il premio "Chef mentor 2020", viene consegnato allo chef Gennaro Esposito di Torre del Saracino, due stelle Michelin a Vico Equense. Infine quello “Giovane chef 2020” (sponsor Lavazza) è per Davide Puleio del Ristorante Guida Michelin-3l’Alchimia a Milano. Marco Do, responsabile della comunicazione della guida in Italia, ha sottolineato “l'anonimato degli ispettori, tutti dipendenti della Michelin, che si comportano da clienti come tanti altri;non sono critici gastronomici, ma “fotografi” della situazione di un locale"; i "cercatori di stelle", sono sempre di più internazionali; il che significa che un ispettore italiano non valuterà solo locali italiani ed in Italia arrivano anche dall'estero. Per valutare un ristorante gli ispettori si basano sui criteri di qualità dei prodotti, tecniche di cucina utilizzate, stile personale dello chef e costanza della qualità dell'offerta”. Infine la passerella con tutti i protagonisti premiati, cui è seguito un Light Lunch alla Galleria Ricci Oddi, una cornice preziosa, uno scrigno d’arte che andrebbe sempre meglio valorizzato; la giornata si chiuderà con una cena di gala in Sant’Agostino, dove gli chef stellati, tra cui quelli piacentini, prepareranno piatti scelti per l’occasione.

 
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