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Venerdì, 19 Aprile 2024
A Palazzo Gotico

«Piacenza è un punto di riferimento e rende più bella l’Emilia-Romagna»

Il “Premio Coppa d’Oro” giunge alla 14esima edizione. Ecco i premiati. Il presidente Bonaccini: «Lo dedico a tutte le famiglie che in questo momento stanno soffrendo per la guerra»

Appartenere, ovvero far parte della storia e della cultura di un territorio e non in maniera esclusiva ma inclusiva, come un patrimonio di saperi e sapori che appartiene a tutti e che va preservato e diffuso. Questo il senso della parola “appartenenza”, concetto chiave scelto come leit motiv per la 14esima edizione del “Premio Coppa d’Oro” che si è svolta nella suggestiva cornice di Palazzo Gotico. La manifestazione, realizzata dal Consorzio di tutela Salumi DOP piacentini, in collaborazione con Comune, Camera di Commercio, Consorzio Salumi Tipici e il patrocinio di Ministero delle Politiche Agricole e della Regione Emilia Romagna, ha premiato quest’anno, come già pubblicato, il Ministro per le politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli (assente per motivi istituzionali), il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il consigliere principale della Commissione Europea direzione generale agricoltura e sviluppo rurale Diego Canga Fano,la chef stellata della Palta di Bilegno, Isa Mazzocchi ed il giovane piacentino Giacomo Carini, nuotatore olimpionico.

Roberto Belli, direttore del Consorzio nella sua introduzione alla premiazione ed al convegno che ne è seguito ha sottolineato che «quando abbiamo ipotizzato questo tema, non avremmo creduto che fosse così attuale con la guerra scoppiata in Ucraina che bene evidenzia il significato del senso di appartenenza. Sono 44 i prodotti in regione a denominazione di origine protetta, e Piacenza ne ha tre. È ben evidenziato nei disciplinari che questa produzione è legata al territorio. La comunità europea, entro il 2023, dovrà legiferare su come ripartire i contributi sulla promozione dei prodotti di qualità. Giungono voci che settori come il nostro saranno penalizzati (che poi Diego Canga Fano ha poi smentito cercando di tranquillizzare il comparto) e questo non è giusto, perché in un momento come questo essere penalizzati limitando o sottraendo contributi a prodotti come i nostri hanno un duplice effetto: penalizzare settori e dare l’idea (Nutriscore cui contrapporre il Nutriform) che i prodotti fanno male».

Il presidente della Regione Bonaccini ha voluto dedicare il premio ricevuto a «tutte le famiglie che in questo momento stanno soffrendo per la guerra. Il primo valore è quello della pace, seguito dalla libertà e democrazia, è necessario sapere da che parte schierarci, da una parte c’è un paese sovrano che attacca e dall’altra un paese invaso». Bonaccini ha evidenziato gli straordinari primati della Regione nell’agro-alimentare e per questo vanno garantiti finanziamenti rapidi: «Piacenza è un punto di riferimento e rende più bella l’Emilia- Romagna».

«A Piacenza - ha rimarcato il sindaco Patrizia Barbieri - con grande orgoglio possiamo affermare che questo valore dell’appartenenza lo si è compreso molto bene. Durante l’inaugurazione dell’anno accademico in Cattolica, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha elogiato i nostri studenti in Food Marketing. Un esempio del grande lavoro che questo territorio fa sulla promozione» ed ha elogiato anche il lavoro svolto nel campus agroalimentare Raineri-Marcora, diretto da Teresa Andena per la didattica e la promozione.

Dopo il saluto del prefetto Daniela Lupo e del Commissario della Camera di Commercio Filippo Cella, è seguita la premiazione, quindi il convegno coordinato da Fabrizio Binacchi, nuovo caporedattore centrale Tgr Lombardia.

«Questo premio - ha detto Isa Mazzocchi, alla guida del ristorante stella Michelin “La Palta” di Bilegno a Borgonovo -  è legato alla mia terra, ho radici profonde nella storia della mia famiglia e sento ancora i profumi dell’osteria dove sono nata e cresciuta; è una sapienza, una cultura ed una tradizione che si trasforma in una cosa meravigliosa; il territorio ne è parte integrante; noi ne facciamo parte, dobbiamo farlo conoscere, promuovendolo e trasmettendolo con passione a tutti. E’un dovere di tutti i piacentini»•

«Nel genius loci - ha rimarcato Alex Revelli Sorini (Gastrosofo, professore universitario di culture e politiche alimentari), c’è il lavoro di un’intera comunità e tutto ciò deve essere comunicato, L’appartenenza moltiplica il bello ed il buono geografico, prospera grazie al rispetto delle risorse e per la gente che vi opera ed è un diritto di tutti, non esclusivo ma inclusivo».

Federica Argentati, presidente del Comitato filiere della Consulta Nazionale Distretti del Cibo e Presidente del Distretto Agrumi di Sicilia, ha spiegato le caratteristiche della Consulta dei distretti: «c’è fermento ma il legislatore deve legare le filiere ai territori, armonizzando la normativa».

Diego Canga Fano, Consigliere Principale Commissione Europea Direzione Generale Agricoltura e Sviluppo Rurale ha spiegato che la regione Emilia-Romagna «è il cuore europeo per prodotti Dop ed Igp, l’export europeo è in costante crescita;gli Italiani (con Francia e Spagna) sono i più bravi al mondo perché fanno ottimi cibi da secoli ed è normale per noi la sicurezza e la qualità. Se fuori vogliono mangiare come noi dobbiamo puntare sull’export ma è necessario che altri paesi europei puntino sui Dop ed Igp per fare “massa critica” e difendere meglio i nostro marchi; bisogna pensare di più alla sostenibilità.Sono fiducioso che ci saranno sempre più finanziamenti per questo, per il biologico e per il benessere animale».

«Il nostro - ha detto Alessio Mammi, assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna - è un grande patrimonio culturale ed il cibo è strategico; dobbiamo essere grati agli imprenditori per tutto ciò che fanno ma oggi alle imprese ed alle famiglie, servono risposte. E' necessario una pianificazione energetica e dobbiamo sostenere filiere strategiche a cui non si può abdicare. Bisogna investire in ricerca ed innovazione ricordando che ciò che è tradizione è stata innovazione per i nostri antenati. E poi necessario velocizzare i bandi e sostenere l’indispensabile zootecnia».

Infine conclusione della giornata all’Albergo Roma dove il Consorzio dei Colli piacentini Doc, ha proposto, sotto l’egida «da noi la vita si sorseggia», una degustazione di alcuni Doc dei colli piacentini (presente il presidente Marco Profumo) illustrati dall’enologo Giovanni Derba, abbinati ad alcune proposte creative di Elena e Paco, Chef dell’hub gastronomico piacentino De Smart Kitchen.

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