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Sicurezza

«Polizia locale, i problemi ci sono ma stiamo lavorando per risolverli»

Il sindacato di polizia locale Sulpl interviene dopo il nostro servizio su alcune importanti questioni emerse tra i lavoratori del comando di via Rogerio

«Questa mattina siamo rimasti stupiti nel leggere questo articolo anonimo. Solitamente chi si espone deve avere il coraggio di metterci la faccia, e giova ricordare che i singoli lavoratori se avvertono malessere, lo rappresentano per il tramite delle sigle sindacali di appartenenza, non in modo solitario, anche perché violerebbero il codice di comportamento e sarebbero passibili di disciplinare. Ogni mese con il direttore generale del Comune e il comandante si riuniscono tutte le sigle sindacali ed rsu del Comando e si mettono sul tavolo le criticità che via via emergono, con spirito collaborativo e con la volontà di trovare la quadra». Così in una nota il sindacato di Polizia locale Sulpl interviene dopo la pubblicazione del nostro servizio nel quale emergono diverse criticità all'interno del comando di via Rogerio.

«Le armi, come era stato concordato, essendo vetuste, necessitavano di essere sostituite, ma gradualmente e per tutti - scrive il Sulpl tramite il segretario provinciale Minima Palumbo - Cosa che sarà fatta. A breve arriverà anche il taser in via sperimentale, e di questo ne siamo orgogliosi. Il problema della sede è annoso e sempre urgente e attuale. Noi abbiamo da sempre sostenuto l'opportunità di Cà del Roda, per poter offrire ai lavoratori e ai cittadini, con un minimo di spesa, una sede ospitale e logisticamente ottimale. Attualmente come affermato dal comandante c'è un problema di dispersione. È chiaro che la risoluzione di questa problematica non è immediata».

«Per quanto riguarda gli spostamenti del personale, la linea concordata al tavolo tecnico è chiara: nei limiti del possibile si assecondano le inclinazioni dei lavoratori o comunque gli spostamenti, a differenza del passato, vengono concordati. Questo per rendere l'ambiente di lavoro più stimolante e agevolare il benessere organizzativo. 
Per quanto concerne il personale destinato agli uffici, di recente abbiamo parlato anche di questo: il personale adibito a mansioni d'ufficio non è in esubero; certo che bisogna adibire personale anziano in via prevalente, anche per ridurre il rischio infortunio; giusto che il personale di recente assunzione lavori su strada. Addirittura il direttore generale è in linea con quanto chiediamo da anni: se necessario, abilitare al servizio esterno anche personale con limitazioni temporanee certificate, compatibilmente con esse».

«Per quanto attiene agli straordinari, il problema esiste, ma per la prima volta per volontà del direttore e con impegno da parte del comandante, è stato concesso l'accesso agli atti: le storture (pochi casi) sono state individuate, e al prossimo tavolo tecnico cercheremo insieme i correttivi, cercando anche di attivare i servizi resi ai privati, per far fronte a tutti i servizi in vista del periodo estivo. Non vi è alcun blocco delle ferie, ogni reparto da anni deve garantire il 50% degli appartenenti».

Il Sulpl prosegue poi spiegando che «un gran lavoro tra sindacati e parte pubblica è stato fatto per sopperire alla mancanza di ufficiali; a breve infatti, come concordato, si darà applicazione all'art.15 del nuovo contratto nazionale di lavoro, con la pubblicazione di un bando per ispettori, dove per la metà dei posti potrà concorrere anche il personale dall'interno, laureato. Quindi nel pieno rispetto della ratio del legislatore, del ministero della Funzione Pubblica e dell'Anci, sarà valorizzato il merito. Stessa cosa per gli agenti: è stato pubblicato un bando per sette unità a tempo pieno e indeterminato e altre ne seguiranno, nel rispetto del piano di fabbisogno triennale».

«Vera la problematica del personale destinato ai gruppi di vicinato che fa tendenzialmente vita a sé, essendo in un certo senso esonerato dalle attività quotidiane del comando, senza che il capo servizio ne possa disporre al pari delle altre pattuglie, ma la problematica è stata portata al tavolo tecnico per essere risolta definitivamente». 

«Quindi conclude la nota - nessuno nega che ci siano dei problemi, come in tutte le realtà, ma sicuramente sindacati, rsu, comandante e Amministrazione dialogano continuamente alla ricerca di soluzioni condivise per far funzionare al meglio tutto l'apparato. È chiaro che per noi che ci mettiamo sempre la faccia, non è apprezzabile chi getta discredito sul corpo e insinua dubbi sull'operato degli altri, fomentando senza avere il coraggio di esporsi».

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