Ponte Lenzino, ripartiti i lavori ma non c’è ancora il commissariamento della 45
Riavviato il cantiere sospeso 15 giorni per il maltempo. Guarnieri: «Ora procede spedito». Albasi: «L’iter per il commissariamento in mano al presidente Conte». Beccia: «Sono 26 anni che sento parlare di lavori imminenti». Castelli: «Temo che il commissario sia di Anas»
Sono ripartiti nei giorni scorsi i lavori al ponte provvisorio nell’area di quello di Lenzino (tra Marsaglia e Ottone), crollato lo scorso ottobre. Dopo uno stop di due settimane a causa del maltempo, gli operai hanno ripreso l’attività. Come noto, l’obiettivo è avere la struttura provvisoria pronta per aprile. Manca ancora all'appello, invece, il commissariamento della Statale 45, annunciato dal ministro dei Trasporti Paola De Micheli pochi giorni il crollo del manufatto.
A tenere maggiormente i contatti con Anas per conto dell’Unione Alta Valtrebbia è Lodovico Albasi, sindaco di Travo. «Il 7 gennaio il Ministero dei Trasporti ha inviato la richiesta di commissariamento per la Statale 45 al presidente del Consiglio Giuseppe Conte – spiega il primo cittadino trebbiense -. Ha tempo trenta giorni per dare una lettura del documento: se non si esprime vale il “silenzio-assenso”, ovvero il proponente diventa automaticamente commissario». Così potrebbe diventare commissario, in questo caso, la piacentina Paola De Micheli. «Oppure il presidente – Albasi svela un’altra ipotesi - interpella il Parlamento e le commissioni trasporti e infrastrutture per sottoporre alla loro attenzione i possibili commissari. Parlo al plurale perché ci sono 58 interventi a livello nazionale in cui si chiede la nomina di un commissario, per accelerare la tempistica della realizzazione delle opere». La crisi di Governo sta bloccando l’iter? «Non ho certezze – prova a dare una risposta Albasi – ma penso che il presidente, anche in caso di caduta del Governo, fino alla scelta del successore, possa comunque intervenire».
CASTELLI: «TEMO CHE IL COMMISSARIO SARA’ INTERNO AD ANAS»
«La stagione purtroppo non è clemente – interviene Massimo Castelli, sindaco di Cerignale - è normale che ci siano rallentamenti sul cantiere. È nevicato e piovuto parecchio, ora sono ripartiti e siamo fiduciosi. I tempi dipenderanno molto dal clima da qui a Pasqua, non abbiamo la sfera di cristallo». Secondo Castelli, invece, la crisi del Governo rischia di complicare ulteriormente le cose per la Valtrebbia. «Il commissariamento è legato anche alle sorti del Governo e a questa situazione precaria dovuta alla crisi. Probabilmente il commissario sarà una figura comunque interna ad Anas. È importante la nomina perché per il ponte definitivo serve una progettazione ben organizzata, per avere il ponte che tutti noi della valle vogliamo».
GUARNIERI: «LUNGO STOP MA ORA IL CANTIERE PROCEDE»
«Queste nevicate – aggiunge Mauro Guarnieri, sindaco di Corte Brugnatella - hanno fatto alzare il livello del fiume e compromesso il cantiere, che è stato sospeso per quindici giorni nel periodo natalizio. Ho visitato il cantiere nelle scorse ore e posso dire che stanno lavorando alacremente. Stanno facendo il guado, i camion stanno portando i materiali a Lenzino. Se il clima non si mette di mezzo, si lavora bene». Il provvisorio sarà pronto a Pasqua? «Se non sarà pronto per Pasqua, almeno per maggio il ponte dovrebbe essere terminato. Anche perché dalla fine del mese di aprile scattano le penali per le imprese, quindi è nell’interesse di tutti terminare i lavori in tempo. E auspico che il commissario della Statale 45 arrivi il più presto possibile».
BECCIA PERPLESSO: «SONO 26 ANNI CHE SENTO PARLARE DI LAVORI IMMINENTI»
Molto critico sulla situazione dell’Alta Valtrebbia è il sindaco di Ottone Federico Beccia. «La preoccupazione è molta – confida il primo cittadino - perché sapevamo che il periodo invernale avrebbe rallentato i lavori, ma quest’anno si sono aggiunte abbondanti nevicate». I tempi non verranno rispettati? «Siamo preoccupati per i famosi sei mesi messi in preventivo. Faccio il sindaco e il medico, non posso giudicare tecnicamente i lavori, però ho qualche dubbio se vado a vedere i precedenti». Gli abitanti della Valtrebbia devono avere ancora pazienza. «Sono un pendolare, la faccio due volte al giorno la strada alternativa a ponte Lenzino. Sono 26 chilometri in più, possono sembra pochi, ma non chi per chi li fa ogni giorno. Sono chilometri pesantissimi, logorano chi lavora e vive nella vallata».
Ma Beccia nutre dubbi sia sui tempi del commissariamento della Statale 45, sia sui lavori di riammodernamento della viabilità, in particolare tra Rivergaro e Cernusca di Travo. «Dal foggiano mi sono trasferito a Piacenza e poi 26 anni fa ho ottenuto la convenzione per fare il medico in Valtrebbia. Ebbene, già 26 anni fa, quando sono arrivato a Ottone, si discuteva dell’ammodernamento della Statale. Sembrava che bastassero pochi mesi per avere una strada sistemata. Tutto sembra sempre pronto e imminente, poi però non accade. È inspiegabile, lo si è visto anche sul commissariamento della 45. Rimaniamo frastornati dalle promesse. Quando è arrivato il ministro dei trasporti De Micheli sembrava che fosse tutto operativo già dai giorni seguenti…». Ma così non è stato.