Ponte Paladini, sensori smart per monitorare il livello delle acque del Trebbia in tempo reale
Si tratta di una prima concreta realizzazione di una rete di monitoraggio piacentina che apre la strada a innumerevoli casi di applicazione per “misurare” il territorio e creare servizi innovativi per la smart city
Una rete LoRaWan per monitorare per monitorare il livello delle acque del Trebbia tramite alcuni sensori collocati sul Ponte Paladini che forniranno precisi dati in tempo reale dando modo all’Amministrazione comunale del Comune di Rottofreno di intervenire immediatamente in caso di possibili fenomeni alluvionali, evitando gravi conseguenze per il territorio.
Il progetto già in fase di realizzazione, è stato presentato nella sede di Confindustria Piacenza. Per illustrarlo sono intervenuti il presidente di Confindustria Piacenza Francesco Rolleri, il sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani, il presidente del RICT Stefano Guglielmetti e Lorenzo Chiapponi, coordinatore del progetto, una partnership pubblico/privato, per la realizzazione di una rete di sensori per il monitoraggio di valori ambientali che utilizza il protocollo di comunicazione LoRaWan. E’ stato elaborato e realizzato all’interno del RICT, il cluster innovativo delle Aziende Associate a Confindustria Piacenza “che si occupano- ha spiegato Rolleri- di ricerca, innovazione, comunicazione e tecnologia, insomma una gestione smart nata da un tavolo di lavoro composto dalle aziende Adyda S.r.l., BT Enìa Telecomunicazioni S.p.A., CShark S.r.l., Naquadria S.r.l., Selta S.p.A., Studi Magnetici S.r.l., Team Memores Computer S.p.A., Techmakers S.r.l.
Si tratta di una prima concreta realizzazione di una rete di monitoraggio piacentina che apre la strada a innumerevoli casi di applicazione per “misurare” il territorio e creare servizi innovativi per la smart city, «con una vasta possibilità di estensione delle applicazioni - è stato sottolineato sia da Rolleri sia da Veneziani - alla qualità dell’aria, all’illuminazione, alla sicurezza, alla salute, all’ambiente, foriera di lavoro per tante aziende del territorio».
Questa presentata in Confindustria è un’iniziativa partita da tempo con la partecipazione di società della rete Rict di Confindustria e che ora si è concretizzata con la collaborazione del Comune di Rottofreno: «a digitalizzazione degli enti locali e delle nostre imprese - ha ribadito Rolleri - è il presente, non è più il futuro e questo progetto ne è la dimostrazione». «Ci consentirà - ha detto ancora Veneziani - di raccogliere dei dati sul territorio di natura ambientale, legati alla profondità dei fiumi, per monitorare e gestire meglio le piene, per raccogliere elementi utili per definire le politiche di tutela del territorio, per poter essere più efficienti e rendere l’ambiente più sicuro. Del Po e delle sue piene - ha chiarito- storicamente oggi sappiamo quasi tutto e siamo in grado di prevederle, ma per i torrenti non è così, come dei canali limitrofi. Ora potremo attivare interventi capillari e tempestivi».
“«Questo - ha chiarito Guglielmett i- è un’innovazione, con l’auspicio che possa dare un contributo importante nel combattere il dissesto idrogeologico. Il monitoraggio avverrà con il posizionamento di sensori sotto il ponte Paladini che serviranno a controllare il livello idrometrico, ai quali potranno essere abbinati anche sensori di vibrazione per verificare la staticità della struttura. E’ primo esempio di quello che potrebbe essere un progetto territoriale futuro di monitoraggio dei flussi d’acqua ma anche di tutte le infrastrutture, il tutto con strumenti efficienti, ad elevata tecnologia».
Il progetto tecnico è stato illustrato da Lorenzo Chiapponi: «la tecnologia overview of wireless raccoglie di dati di sensori a batteria di lunga durata, con costi molto bassi, con 64000 sensori per ogni cella; una tecnologia conosciuta è già utilizzata da molte aziende locali, Questa è una soluzione applicabile ovunque, per illuminazione, sicurezza, salute, gestione rifiuti, parcheggi. I dati sono archiviati su piattaforma con cruscotti visualizzabili; se si superano le soglie previste, scatta l’allarme. La piattaforma Cloud è visibile da qualsiasi terminale». Insomma il futuro smart oggi è già presente, le applicazioni sono numerosissime e sono sempre più possibilità di lavoro per tante aziende del territorio.