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Pontedellolio, botta e risposta tra minoranza e Giunta su servizi sociali e territorio

La critica di Rossi (“Insieme per cambiare il futuro”): «La Giunta sta mancando gli obiettivi». Il sindaco Chiesa: «In due anni e mezzo stanziate più risorse di tutto il precedente mandato». Il vice Callegari: «Gli educatori di strada non risolvono i problemi». Tra i temi di discussione anche l'asilo nido e il palazzetto

Botta e risposta in Consiglio comunale a Pontedellolio tra il consigliere di minoranza Marco Rossi (“Insieme per cambiare il futuro”) e il vicesindaco Fabio Callegari. Secondo il rappresentante dell’opposizione la Giunta del sindaco Alessandro Chiesa «sta mancando due obiettivi primari di una Amministrazione: i servizi sociali e il territorio». «Sono arrivati soltanto i fondi Covid – ha detto Rossi in aula - in questo Comune, non si è partecipato a numerosi bandi. E sui servizi sociali non si può pensare che un Comune risolva la questione soltanto con la repressione, mettendo telecamere ovunque». Rossi si riferisce ad alcuni episodi di inciviltà e delinquenza capitati in paese negli ultimi mesi. Come in molti altri paesi della provincia, senza contare Marco Rossi-2la città, gruppi di giovani hanno arrecato danni al patrimonio pubblico. Lo stesso consigliere ha chiesto, inoltre, di fare di più per l’asilo nido. «Ospita solo dodici bambini, bisogna fare qualcosa perché c’è richiesta. Potrebbe allargarsi a 17, sostenendo più costi».

Il sindaco Chiesa li ha definiti, fuori dal microfono, «discorsi fuori dal mondo». «L’Amministrazione precedente in cinque anni – è la replica del primo cittadino - ha messo 700mila euro sulla manutenzione strade e la viabilità. Noi in due anni e mezzo abbiamo impegnato 800mila euro. In metà mandato è già stato superato l’impegno dei predecessori sul territorio, quasi sempre con risorse proprie».

ASILO NIDO

Sull’asilo ha replicato il vicesindaco Fabio Callegari, spiegando che la capienza del nido, attualmente, non è oggetto di una revisione. «Se allargassimo in questa fase Covid l’impegno del nido, oltre alla bolla da 12 bambini, i costi aumenterebbero subito di 30mila euro all'anno. È una scelta impopolare, me ne rendo conto, ma avremmo speso questa cifra per un solo bimbo in più (solo uno è rimasto fuori dal servizio, nda). Succede che arrivano in Comune alcune richieste dalle famiglie per partecipare al nido, ma poi decadono. Spesso alcune famiglie inizialmente si mostrano interessate, poi non più». Sempre Rossi ha chiesto di anticipare il momento delle pre-iscrizioni al nido, per organizzarlo al meglio. «Più si allontana il momento del sondaggio sui bimbi al nido – è il commento del vicesindaco - è maggiormente questo è inattendibile e impreciso».

GIOVANI, «NO AGLI EDUCATORI DI STRADA»

Per quanto concerne gli episodi capitati nel capoluogo, Callegari rileva che «il problema della maleducazione e dell’inciviltà c’è inFabio Callegari-2 tutti i comuni. Siamo un paese con meno problemi di altri, non abbiamo le periferie. Però lo sappiamo: subiamo anche noi episodi di spaccio, bullismo, vandalismo da parte di un nucleo ristretto di persone, che costringe il Comune a una serie di massicci interventi economici. È successo nella passata Amministrazione e succede anche oggi». Per Callegari l’ente può fare poco. «Il problema sono le famiglie che sono in difficoltà, si stanno sgretolando. Sono loro la prima istituzione educativa, poi la scuola. Il Comune viene dopo queste realtà».

Non la vede così Marco Rossi. «I progetti educativi che il Comune portava avanti sono finiti nel nulla, negli ultimi anni. Bisogna cercare di impegnarsi assieme a queste famiglie “sbandate”. Arrivano soldi e ci sono progetti educativi in tal senso, occorre fare qualcosa. Bene le telecamere ma serve anche altro». La Giunta non intende procedere in tal senso. «Non ho mai creduto ai progetti degli “educatori di strada”», ha sentenziato Callegari.

PALAZZETTO, IL SINDACO E’ CONVINTO: «CHI VINCERA’ LA GARA PAGHERA’ LE UTENZE»

Durante la seduta il sindaco Chiesa è tornato, ancora una volta, a spendere due parole sul completamento del palazzetto dello sport di via Boggiani. La struttura, realizzata quindici anni fa ma non ultimata (mancavano gli spalti e tutto il primo piano), con 300mila euro messi dall’ente, verrà potenziata. I lavori proseguono, mentre ancora non si conosce chi gestirà la struttura, dopo l’impegno della società Virtus Pontedellolio. “Il bando è andato tecnicamente deserto – ha detto il sindaco - ovvero una società aveva presentato un’offerta ma alla fine dei termini. Ora lo rilanciamo. La nostra intenzione è quella di valorizzare il patrimonio. Il palazzetto è costato, in origine, un milione e 100mila euro, lasciando il primo piano rustico. Poi il Comune ha messo decine di migliaia all’anno di gestione. Quest’anno stanziamo 300mila euro per terminarlo. Il Comune ha sempre sostenuto le utenze, ora vogliamo che queste, dopo i lavori di completamento, siano a carico di chi si ne occuperà, con le entrate che può generare quella struttura data in gestione».

palazzetto Pontedellolio-3

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