Prima campanella per più di 35mila studenti nel Piacentino
Questo è il primo anno scolastico post pandemia dove i ragazzi non avranno più l'obbligo di mascherina né il distanziamento in classe
Primo giorno di scuola per 35.397 studenti nel Piacentino. Questo è il primo anno scolastico post pandemia dove i ragazzi non avranno più l'obbligo di mascherina né il distanziamento in classe. Il sindaco ha voluto salutare gli alunni andando simbolicamente davanti alla scuola De Gasperi.
«Condividere le emozioni degli alunni che abbiamo incontrato, questa mattina, è stato bellissimo. Ringraziamo i dirigenti, gli insegnanti e il tutto personale delle scuole che ci hanno accolto, promettendo sin d'ora che visiteremo nei prossimi mesi anche i plessi in cui non siamo riusciti ad andare oggi». E' univoco, il messaggio della Giunta comunale di Piacenza, i cui componenti hanno portato il saluto dell'Amministrazione – in occasione del rientro in aula – in numerose scuole d'infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città.
«Tanti gli aneddoti che ci siamo scambiati al rientro in ufficio – spiegano gli amministratori comunali – ma uno su tutti ci ha toccato il cuore». A raccontarlo, il vice sindaco Marco Perini: «Alla primaria Taverna, in un clima festoso ho potuto salutare tutte le classi e in una prima mi ha commosso, in particolare, una bimba russa che ha chiesto di poter parlare nella sua lingua d'origine a una nuova compagna ucraina, che non conosce ancora l'italiano, per aiutarla a capire meglio. Un piccolo grande gesto di solidarietà e attenzione: come sempre, dai bambini possiamo imparare le cose veramente importanti».
«Abbiamo voluto dare un segno di vicinanza e di partecipazione attiva alla vita delle nostre scuole – sottolineano il sindaco Katia Tarasconi e tutti gli assessori – facendo visita a quante più sedi possibile, perché questo inizio d'anno non fosse solo occasione per un appuntamento istituzionale, sempre e comunque particolarmente sentito, ma un modo spontaneo e diretto per dire che il Comune c'è. Siamo pronti a condividere idee, progetti, proposte e, laddove ce n'è bisogno, interventi per rendere sempre più accogliente e funzionale l'ambiente dove i nostri bambini e ragazzi trascorrono gran parte del loro tempo. Con un pensiero di riconoscenza rivolto a tutte le famiglie per l'impegno e il coinvolgimento di cui danno testimonianza: dai volontari Pedibus ai genitori che, come è accaduto alla Vittorino da Feltre, si danno da fare in prima persona quando ce n'è bisogno».