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Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità Gossolengo

«Prosegue l’industrializzazione del parco del basso Trebbia a Gossolengo»

Il comitato “No al bitume”: «Non c’è discontinuità da parte della nuova Amministrazione comunale di Gossolengo, lo dimostra il nuovo impianto a Pontenuovo»

«Come da anni da noi previsto e pubblicamente denunciato, l’industrializzazione del Parco del Basso Trebbia a Gossolengo prosegue senza sosta alla faccia dei proclami di discontinuità della nuova Amministrazione Comunale all’atto dell’insediamento [un anno fa circa] così come della acclarata necessità, riconosciuta da tutti, di preservare l’ambiente e gli spazi naturali a salvaguardia della qualità della vita dei cittadini come purtroppo la recente pandemia ci ha insegnato. Il 15 Luglio scorso in pieno periodo estivo, come d’altronde usuale abitudine, l’Amministrazione Comunale ha autorizzato l’installazione, nella già martoriata area di Pontenuovo, di un nuovo impianto fisso di frantumazione inerti e di un nuovo impianto di misto cementato che si vanno ad aggiungere all’ormai famigerato Impianto di Conglomerati Bituminosi autorizzato dalla precedente Amministrazione.

Nonostante l’apprezzato canale di comunicazione intrapreso con la nuova Amministrazione, a nulla sono valse le nostre osservazioni, né gli appelli a che eventuali nuove autorizzazioni fossero subordinate alla completa risoluzione dei ben noti problemi relativi alle “puzze” di bitume registrate in paese e denunciate più volte dai cittadini e alle criticità per i cittadini e la fauna, presenti nell’area, circa il livello di rumore durante l’attività anche notturna dell’impianto. Soprattutto ci rammarica registrare che ancora una volta la cittadinanza debba venire a conoscenza di una nuova autorizzazione a giochi fatti e decisione presa. Le giustificazioni già le conosciamo per averle udite anche dalla passata Amministrazione. Non si poteva negare l’autorizzazione. Trattasi di un procedimento che trova la sua origine negli inizi anni duemila ecc..

Ma anche questa volta alla ditta viene concesso di continuare la sua opera di industrializzazione dell’area, ovviamente legittima dal loro punto di vista molto meno da quello degli abitanti di Gossolengo che li vorrebbero vederci sviluppare un vero parco …. Il “proprio giardino”!  Ci verrà detto che la ditta si è impegnata a predisporre misure di mitigazione degli odori e dei rumori al fine di migliorare sensibilmente l’attuale inaccettabile situazione. Ci domandiamo allora perché non si sia preteso, come da noi più volte richiesto, di scorporare tale miglioramento dal processo di autorizzazione del nuovo impianto e non si sia subordinato all’esito positivo di tale miglioramento qualsivoglia nuova autorizzazione. Così come, pur valutando positivamente la campagna di monitoraggio della qualità dell’aria in corso, allestita dal Comune in cooperazione con Arpae, ci rammarica registrare come per ben due volte a fronte di segnalazioni di odori da parte dei cittadini il numero di telefono istituito per avviare la registrazione dei dati in tempo reale è risultato non raggiungibile, vanificandone l’utilità.

Ci chiediamo pertanto che rassicurazione possano dare questi controlli se poi non si riesce ad attivarli tempestivamente quando necessitano. Siamo consapevoli che l’attuale situazione emergenziale non ci consente di ragguagliare a dovere la cittadinanza, come fatto in passato, su quanto sta avvenendo per l’ennesima volta nell’area del Parco del Trebbia. Cercheremo di sopperire al meglio con tutti i canali di informazione a nostra disposizione. Ci riserviamo fin da ora di analizzare con lo studio legale che da anni ci assiste quali ulteriori iniziative si dovessero rendere necessarie ricordando che è tutt’ora pendente il nostro ricorso al Consiglio di Stato».

IL COMITATO “NO AL BITUME – SI AL PARCO DEL TREBBIA”

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