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“Quando le pietre raccontano”. Presentato a Palazzo Farnese un itinerario multisensoriale tra sculture medievali

Le pietre dei monumenti raccontano, sono testimoni di un passato che non si è perso sotto la polvere dei secoli, gli elementi che riproducono ci parlano di storie e avvenimenti accaduti nei tempi remoti

Le pietre dei monumenti raccontano, sono testimoni di un passato che non si è perso sotto la polvere dei secoli, gli elementi che riproducono ci parlano di storie e avvenimenti accaduti nei tempi remoti. Collegandosi a questo pensiero, sette classi del liceo “Gioia” (IICB, IILD, IISD, IIICA, IIICB, IIILE, IIISC - a.s. 2017-2018) hanno partecipato e vinto la settima edizione del concorso “Io amo i Beni Culturali” promosso dall’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna con l’obiettivo di avvicinare i giovani al patrimonio culturale.

Il loro lavoro “Quando le pietre raccontano” è un fruttuoso lavoro in rete, ideato e coordinato da Manuela Veneziani (per il liceo “Gioia”) e da Antonella Gigli (per i Musei Civici di Palazzo Farnese), che si è avvalso di molte preziose collaborazioni (Archivio di Stato di Piacenza, Unione Ciechi e Ipovedenti – sezione di Piacenza, Archivio Capitolare della basilica di S. Antonino, Gruppo vocale e strumentale “Gioia” diretto da Maddalena Scagnelli, “That’s Motion” studio – Piacenza, Gioia Web Radio).

L’elaborato presentato venerdì a Palazzo Farnese, consiste in un percorso che si snoda tra le sale delle sculture medievali del museo ed è accessibile anche alle persone con disabilità. L’itinerario storico-artistico consente anche ai visitatori non vedenti, ipovedenti e ipoudenti, la fruizione di alcune delle opere esposte, in particolare, sculture e reperti delle sale 3 e 5, attraverso un inedito percorso multisensoriale, tattile, visivo e uditivo. A questo scopo, gli studenti si sono impegnati nella realizzazione in scala con stampante 3D di alcune sculture, hanno elaborato didascalie in Braille, utilizzato i simboli del linguaggio C.A.A (Comunicazione Alternativa Aumentativa) e realizzato audio-video illustrativi. Un modo diverso per raccontare la cultura figurativa medioevale della città, che rappresenta, per tutti, la possibilità di riscoprire aspetti del patrimonio artistico del territorio piacentino ascoltandolo nei suoni e toccandolo nei particolari.

La guida al percorso è stata anticipata dalla illustrazione degli studi preparatori e delle fasi di realizzazione mirate a costruire una proposta territoriale di turismo culturale che migliora la fruizione grazie alle nuove tecnologie. Sono state studiate le caratteristiche generali della CITTA’ MEDIOEVALE e di Piacenza nel Basso Medioevo, la vita quotidiana e sono state realizzate una mappa digitale e videoclip sui particolari della “sala cinque” del Museo e lo studio di sculture della “sala tre”

L’esperienza – hanno concordato i rappresentanti delle varie classi – è stata particolarmente motivante e formativa. Noi studenti ci siamo sentiti promotori di una iniziativa culturale importante, orientata all’inclusione. Abbiamo appreso un metodo di ricerca scientifica abbinata all’azione pratica e soprattutto abbiamo acquisito maggiore consapevolezza dei problemi legati alla disabilità e ai suoi bisogni specifici.

In accompagnamento alle visite guidate dagli studenti liceali, musiche del XV e XVI secolo eseguite dal gruppo musicale del Liceo Gioia composto da Silvia Pickering, Anna Negri, Beatrice Sacchetti, Vittoria Tarantino e Susanna Tagliaferri.

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