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Fondazione di Piacenza e Vigevano / Corso / Stradone Farnese, 11

Per i 330 posti letto in Santa Chiara investimento da oltre 13milioni con Cassa Depositi e Prestiti. Il progetto

Presentato il partner al fianco della Fondazione nel recupero dei 12mila metri quadri dell'ex convento, destinato ad alloggi per studenti e soggetti fragili. Previsti anche spazi polivalenti e un’area destinata a box-auto: «Per l'esecutivo coinvolgeremo i giovani»

Circa 330 posti letto per studenti e persone fragili, spazi polivalenti, un’area destinata a parcheggio, un’anima “open space” e l’arte come filo conduttore, da definire a livello esecutivo con il coinvolgimento dei giovani, in primis gli universitari piacentini. Un investimento complessivo da 13milioni 200mila euro per recuperare l’ex convento di Santa Chiara, in cui la Fondazione di Piacenza e Vigevano, proprietaria dell’immobile, sarà affiancata da Cassa Depositi e Prestiti. Ad annunciare il partner e illustrare il piano di riqualificazione dei 12mila metri quadrati (circa 8mila 500 di area verde) del complesso in stato di abbandono situato nel centro storico cittadino - tra lo stradone Farnese e vicolo Edilizia – il presidente della Fondazione Roberto Reggi, affiancato dall’architetto Piergiorgio Armani e dall’ingegnere Paolo Milani, responsabili dello sviluppo architettonico e strutturale dell’intervento.

                 la presentazione del progetto di recupero di Santa Chiara in Fondazione-2

In videocollegamento con la sede di via Sant’Eufemia Paolo Boleso di Investire Sgr, «soggetto che insieme alla Fondazione porterà a termine e completerà il progetto a livello esecutivo nei passaggi amministrativi» e l’ingegnere Maria Francesca Silva di Cassa Deposito e Prestiti, «il partner istituzionale con cui affronteremo questo importante investimento, il più grande investitore italiano, quello più affidabile e che ci dà maggiori garanzie» spiega Roberto Reggi. «La Fondazione ha una quota di Cassa Depositi e Prestiti per cui di fatto utilizza questo strumento per fare un investimento che sarà di circa 14 milioni di euro, risorse che servono per riqualificare questo complesso di 12mila metri quadri, oggi totalmente abbandonato, che trasformeremo in un ambiente dedicato ai giovani, in particolare a quelli che frequentano le nostre università e il Conservatorio, ma anche a soggetti fragili che avranno la possibilità di trovare un luogo di residenza protetto».

                                   Complesso Santa Chiara1-2

«Un progetto molto ambizioso» aggiunge il presidente della Fondazione, fatto di «passaggi fondamentali che saranno compiuti nei prossimi tre anni per arrivare alla completa realizzazione». Lo stato è «già definitivo, con tutte le autorizzazioni acquisite». «Siamo messi molto bene - aggiunge - dovremo fare l’esecutivo e per questo coinvolgeremo i giovani, proprio perché questi spazi sono pensati per loro. Il prossimo anno sarò dedicato a completare il progetto esecutivo e le attività amministrative che servono a consolidare il fondo di finanziamento; al termine dei prossimi dodici mesi partiranno i lavori che dureranno circa un anno e mezzo ed entro il 2024 dovremmo avere l’opera».

                                           Progetto Santa Chiara-2

Il complesso storico monumentale è stato edificato nel 1229 dai Francescani, per poi subire varie trasformazioni e mutazioni nei secoli e giungere ai nostri tempi in condizioni di avanzato degrado con corpi di fabbrica inutilizzati. Nell’ipotesi di valorizzazione la quota principale è adibita ad alloggi e camere per studenti - con un 10% circa destinato ai soggetti fragili - poi spazi destinati a funzioni polivalenti e un’area box- posti auto, ripartiti tra pianterreno (3.375 mq), primo piano ( 2.605 metri quadrati) e secondo piano (1210 metri quadrati) del complesso. Al centro del progetto l’idea di «massima distribuzione interna», con la realizzazione di spazi aperti anche ad attività artistiche o sportive e la sfida di coniugare le esigenze dello studentato con i vincoli esistenti, come evidenziato da Armani e Milani, oltre che di compiere «un’estrema innovazione integrativa» aggiunge Reggi.

                                    Progetto Santa Chiara1-2

Per attuare il progetto il 50% delle risorse – circa 7 milioni di euro – sarà sottoscritta dal Fondo dei fondi di Cassa Depositi e Prestiti con il conferimento dell’immobile – dal valore di circa 2 milioni di euro – mentre i restanti 5 milioni di euro saranno coperti da investitori nazionali, quali banche e assicurazioni, senza escludere eventuali investitori locali interessati, spiegano i promotori. Al territorio locale è volta anche l'attenzione per individuare il soggetto responsabile della gestione della struttura. «Per la Fondazione si tratta di un doppio vantaggio - conclude Reggi  - da una parte recupera un bene e dall’altra compie un investimento, da cui otterrà un reddito per tutta la durata del fondo ventennale, grazie ai canoni di locazione che saranno versati». A partire da domani, sabato 11 dicembre, i cittadini avranno per quattro giorni la possibilità di accedere all'ex convento per l'evento artistico gratuito "Voce di silenzio sottile", anticipato dalla valorizzazione pittorica dello spazio esterno del complesso.

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