Restaurata la tomba romana dell’ospedale cittadino

Una tomba romana nel bel mezzo dell’ospedale di Piacenza. Nel 1998, mentre si scavava per costruire un nuovo reparto, fu effettuata una straordinaria scoperta archeologica che gettò luce su una fase piuttosto antica della colonia di Placentia. Il manufatto, infatti, conservava al proprio interno resti umani e frammenti di pregevoli reperti. Le analisi osteologiche hanno rivelato la presenza di almeno due individui, una donna di circa 25-30 anni e un uomo sui 50-60 anni, deposti in momenti successivi nella camera con i relativi corredi su letti rivestiti in osso decorato. Non è purtroppo più possibile stabilire l’appartenenza degli oggetti, in quanto la tomba fu violata intorno al XVI secolo e successivamente compromessa anche dall’esplosione di un ordigno bellico.

Perché ne parliamo oggi? Proprio stamattina, all’ospedale di Piacenza, è stato presentato il restauro del pregevole manufatto. La riqualificazione del sito è stata effettuata nei mesi scorsi sotto l’attenta regia della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Parma e Piacenza, in collaborazione con l’Ufficio tecnico dell’Azienda. Il lavoro si deve dell’impresa Pizzasegola Dioscoride e alla restauratrice Alessandra D’Elia su progettazione dell’architetto Daniele Silva.

Presentando l’intervento alla stampa, il direttore generale dell’Ausl Paola Bardasi ne ha parlato in termini pieni di entusiasmo: «è una grande opera per un grande restauro. Quando l’arte incontra la salute, il momento è sempre importante perché, anche all’interno di un percorso ospedaliero, l’arte può dare sollievo psicofisico. Per questo stiamo lavorando con il Comune di Piacenza e la Soprintendenza – per permettere che presto questa opera possa essere pienamente fruita dalla cittadinanza». «Già oggi al Museo archeologico di Palazzo Farnese – ha ricordato l’assessore Christian Fiazza, che ha partecipato alla presentazione - è esposta la ricostruzione di uno di questi sontuosi letti».