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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità

«Riflettere sul nostro corpo in tempo di pandemia»

Il 4 novembre all’Università Cattolica si tiene il convegno che fa il punto su come è cambiato il modo di pensare se stessi e le relazioni: tanti esperti a confronto e laboratori con studenti

Sarà il corpo il tema sul quale verterà il grande convegno organizzato dalla Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Piacenza, a cui partecipano docenti e studenti dei Licei e di Istituti Superiori, in programma giovedì 4 novembre.

“Il Corpo in gioco”, questo il titolo dell’evento, sviscererà l’argomento da molteplici punti di vista e coinvolgerà più di 200 studenti delle scuole, alcuni in presenza, altri invece da remoto a causa delle restrizioni precauzionali dovute alla pandemia.

Il seminario, che si svolgerà nel centro congressi “G. Mazzocchi” dell’Università Cattolica e in diretta streaming, intende offrire una serie di riflessioni a cura di alcuni docenti delle diverse aree disciplinari della facoltà, che si alterneranno nella prima parte della mattinata, partendo dalla constatazione che gli effetti della pandemia possono aver modificato l’esperienza che viviamo rispetto al nostro corpo.

Dopo ormai due anni di emergenza pandemica e di restrizioni, che hanno imposto distanze, nascosto il volto, limitato gli spostamenti, riflettere sul corpo significa fare il punto sui cambiamenti che si sono verificati nel sistema di relazioni, a partire da quella con se stessi. Per lunghi periodi ci siamo abituati a vedere i nostri corpi rappresentati soltanto dalle immagini di noi stessi dentro le nostre case: lontano dalle persone più care e dagli amici. I corpi hanno sofferto, pianto, percepito la solitudine, immaginato e desiderato rivedere gli altri, per ritrovarli dopo un’esperienza che ci ha visti tutti “sulla stessa barca” e che ci trova certamente cambiati. Tutto questo solleva alcune domande: come stiamo vivendo oggi il nostro corpo? Come è cambiata la nostra esperienza? Quali difficoltà, quali disagi? Che cosa ci è mancato rispetto al nostro corpo?  Che cosa abbiamo imparato su noi stessi? 

Durante la mattina si terrà anche un intermezzo teatrale, cui seguirà una tavola rotonda, a cui sono invitati studentesse e studenti delle scuole superiori, che presenteranno alcuni lavori multimediali da loro prodotti inerenti il tema trattato. 

Nel pomeriggio, infine, si terranno tre laboratori nei quali saranno coinvolti circa 100 ragazzi in presenza e 150 da remoto.

Di seguito il programma della giornata.

MATTINA

Ore 9-10,45

Saluti e introduzione ai lavori

Introduce: Roberto Diodato

Il corpo in scena. Azioni e interazioni pedagogiche, Gaetano Oliva

Il corpo in azione: da Achille a…Chiellini, Daniele Bardelli

Corpo e libertà. Filosofia e neuroscienze in dialogo, Elena Colombetti

Il corpo e le emozioni ai tempi dei social, Daniela Villani

Il corpo mediato: re-sistere online, Piermarco Aroldi

Discussant: Pierpaolo Triani

Ore 10.45-11

Corpo-Anima-Intelletto, intermezzo a cura di G. Oliva

con la partecipazione degli allievi: 

del CRT "teatro-educazione", del Master "Azioni e Interazioni pedagogiche attraverso l'Educazione alla Teatralità e la Narrazione", Facoltà di Scienze della Formazione - Università Cattolica Milano; e del Liceo Scientifico Statale "G. Ferraris" di Varese.

Ore 11-11.15 intervallo

Ore 11.15-12.30 

Tavola rotonda

Dare voce al corpo

studenti e studentesse riflettono sul corpo in adolescenza 

Intervengono: Elena Zanfroni, Marisa Musaio 

Discussant: Elisabetta Musi

POMERIGGIO

Laboratori

Il corpo in gioco: diventare atleti del cuore, a cura di Marta Comerio, attrice di teatro.

Il laboratorio sarà un'occasione per porre all'attenzione degli studenti l'importanza del corpo per comunicare ed essere capaci di “risuonare” insieme agli altri, come portatori positivi di emozioni, sentimenti e valori.

La sfida del corpo, a cura di Moreno Martinelli, docente per l’Università Cattolica di Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate. 

Il laboratorio proporrà esercitazioni di attività motoria, tese a comprendere la condizione di disabilità.

Mangia e gioca: l’alimentazione, il corpo e la sua cura nella Piacenza del passato, a cura di Anna Riva e Sara Fava, Archivio di Stato di Piacenza.

Cosa mangiavano i bambini in famiglia a metà del secolo scorso? E a scuola o in colonia? Attraverso il confronto diretto con le fonti storiche, il laboratorio scaverà nelle abitudini alimentari dei fanciulli piacentini tra gli anni Cinquanta e Settanta, portando alla luce un’idea di sana alimentazione piuttosto distante da quella odierna.

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