«Rispettiamo le scelte politiche ma non le bugie. Sindaco, dica la verità»
Duro attacco del sindacato Csa al sindaco Patrizia Barbieri: «Gravissima l'eliminazione della Sezione Investigativa in accordo con il procuratore capo»
La segreteria provinciale del sindacato Csa Ral (coordinamento sindacati autonomi della Polizia Locale) replica alle dichiarazioni del sindaco Patrizia Barbieri relative allo smantellamento della Sezione Investigativa della Polizia Locale di Piacenza, «poiché non corrispondenti alla verità». «Il sindaco - scrivono - asserisce che l'operazione si sarebbe resa necessaria per recuperare più personale da impiegare nell'attività di controllo sul rispetto delle norme anti Covid. Ebbene, se è così indifferibile l'impiego di quattro persone per lo svolgimento di tale attività, il primo cittadino dovrebbe allora spiegare perché è stato concesso ad un ispettore il trasferimento tramite mobilità ad una Unione di Comuni della provincia, per quale motivo non è stata effettuata la stabilizzazione, peraltro a costo zero, di un giovane ispettore di comprovata professionalità ed ancora perché a due agenti è stato concesso il nulla osta al trasferimento mediante mobilità alla Polizia Provinciale e ad un'altra agente il nulla osta al trasferimento mediante distacco presso altro ente. Tale decisione è ancora più incomprensibile a fronte dell'imminente arrivo, almeno secondo le affermazioni dell'amministrazione, di 10/15 nuovi agenti provenienti dal concorso regionale».
«Il sindaco - continua la nota - dice di trattarsi anche di un problema di natura economica, dovuto ad una presunta eccessiva effettuazione di ore straordinarie, forse dimenticando che esiste un preciso limite agli straordinari stabilito dal contratto di lavoro, superato il quale risulta addirittura impossibile effettuarne anche la sola richiesta. Il sindaco omette anche di evidenziare che al personale della Sezione Investigativa è stata anche tolta l'indennità prevista per i servizi esterni, nonostante questi siano regolarmente svolti. Egregio sindaco, corrisponde invece al vero che il personale abbia lavorato oltre il limite delle ore previste, però ciò è avvenuto gratuitamente e solo per spirito di servizio, non comportando quindi alcun aumento di spesa per le casse comunali. Ancora, il sindaco riferisce che il Laboratorio Falsi Documentali, proseguirà con la propria attività, tuttavia anche questa non è un'affermazione veritiera, in quanto ormai da anni le è stato segnalato, anche tramite la dirigenza del Corpo, che le strumentazioni tecniche, risalenti ormai all'anno 2009, non sono più funzionanti causa usura e che la vostra scelta chiara ed inequivocabile è stata quella di non procedere alla loro sostituzione».
«Quindi, signor sindaco, - concludono - dica la verità, perché le scelte politiche possono non essere condivise ma si rispettano, mentre le bugie no. Dovrebbe poi anche chiedersi quali siano le motivazioni per la continua fuga di personale del Corpo verso altri Comandi. Anche in questo caso la risposta è sin troppo scontata. Infine lascia stupiti il fatto, a parere nostro molto grave, che l'eliminazione di un servizio sia avvenuta in accordo con il Procuratore della Repubblica, dovremo forse aspettarci l'intervento della Magistratura anche per eventuali successive “riorganizzazioni o razionalizzazioni di altri uffici?».
«Sindaco, dica la verità sulla chiusura della Sezione Investigativa.
«Le scelte politiche possono non essere condivise ma si rispettano, mentre le bugie no. Sindaco, dica la verità»