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Prospettiva di sviluppo

Ruolo delle farmacie, la Regione proroga a fine anno il protocollo di intesa sui servizi erogati

L'assessore Donini: «La pandemia ha accelerato un percorso che rende le farmacie sempre più determinanti nel concorrere alla presa in carico del paziente»

Un modello di farmacia dei servizi, presidio territoriale in cui il farmacista opera a beneficio e a servizio della comunità, in rete con altri professionisti sanitari, per migliorare le cure fornite e agevolare la presa in carico dei pazienti, in particolare di quelli cronici.

Questo l’obiettivo dell’intesa sottoscritta ormai tre anni fa, a marzo 2019, tra la Regione Emilia-Romagna e le associazioni di categoria delle farmacie convenzionate, che nei giorni scorsi, con una delibera di Giunta, è stata prorogata, in accordo con le stesse associazioni, fino al 31 dicembre 2022. Non si tratta però di una semplice proroga, perché nello stesso atto viene formalizzata l’intenzione di elaborare un’ulteriore proposta di intesa - per cui gli uffici dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute sono già al lavoro - contenente una nuova visione della farmacia dei servizi per i prossimi anni.

“La pandemia non solo non ha fermato, ma ha accelerato il nostro progetto di rendere le farmacie sempre di più parte integrante della rete sanitaria, inserendole nei percorsi di assistenza territoriale - commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.-. Durante questi anni difficili di emergenza sanitaria le farmacie sono state interpreti attive della prossimità, quella prossimità che è l'elemento centrale della sanità territoriale a cui puntiamo. Le farmacie diventeranno quindi sempre più determinanti nel concorrere alla presa in carico del paziente, in una concezione unitaria di integrazione tra i servizi e la continuità assistenziale”. 

Gli obiettivi

L’idea è di una farmacia che assuma un ruolo di presidio nella sanità territoriale in una strategia di sviluppo delle reti di prossimità nel territorio. Tale farmacia potrà porsi come supporto alla presa in carico dei pazienti cronici, realizzando attività mirate a facilitare l’aderenza alla terapia, eseguendo la ricognizione farmacologica, valutando le corrette modalità di assunzione dei farmaci attraverso momenti di formazione del paziente.

Il coinvolgimento sarà ancora più rilevante per quelle farmacie che operano in zone disagiate: nei centri con meno di 3mila abitanti le farmacie convenzionate potranno essere parte delle attività di assistenza, in stretto raccordo con i professionisti e le strutture aziendali di riferimento. In questo modo, per i residenti in zona, le farmacie saranno non solo punto di erogazione dei farmaci, ma riferimento privilegiato per il paziente.

Non solo: le farmacie potranno prendere parte a progetti di farmacovigilanza attiva, come componenti di una rete di farmacie sentinella volte a sensibilizzare le comunità sull’importanza di segnalare sospette reazioni avverse ai farmaci. Andranno previsti progetti di telemedicina, con particolare riferimento al telemonitoraggio a favore di persone affette da patologie croniche, oltre che programmi di screening.

Saranno garantiti adeguati programmi di formazione e sistemi di monitoraggio delle attività, coinvolgendo le farmacie nello sviluppo dei sistemi informativi e nella digitalizzazione delle informazioni.

La pandemia e il ruolo delle farmacie

La pandemia da Coronavirus ha rafforzato ulteriormente il ruolo di farmacia dei servizi su cui la Regione aveva già deciso di puntare, dando modo a queste strutture di sviluppare nuove attitudini che hanno contribuito alla gestione dell’emergenza sanitaria. Sono state infatti il punto di accesso per attività di screening della presenza del virus grazie all’esecuzione di test antigenici rapidi, integrandosi con i professionisti delle Aziende sanitarie nella gestione delle attività e nel rapporto con i cittadini. Sono state poi di supporto nell’attività di somministrazione dei vaccini anti SARS CoV-2 nella popolazione maggiorenne e, come sempre, dei vaccini antinfluenzali nella popolazione non avente diritto alla prestazione gratuita.

Sempre nell’ambito della pandemia, sarà infine prorogata presso le farmacie aderenti la possibilità di eseguire i test antigenici rapidi al prezzo calmierato di 15 euro a test, con la registrazione dei relativi esisti sul Portale Farmacie.

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