San Damiano, l’aeroporto rinasce con un museo e luogo di prove tecnologiche
Cambio di comando al Distaccamento aeroportuale dell’Aeronautica militare: il tenente colonnello Occini sostituisce il parigrado Rossi
Cambio di comando al Distaccamento aeroportuale dell’Aeronautica militare: il tenente colonnello Occini sostituisce il parigrado Rossi. In fase avanzata il progetto per realizzare un museo dell’aviazione, ma ci saranno anche eventi con il sorvolo di velivoli. Già tre aziende usano gli spazi per test e certificazioni tecniche
L’aeroporto militare a San Damiano torna a splendere, e lo fa con un museo e con le piste che vengono utilizzate da ditte private per testare o certificare componenti per mezzi come auto o velivoli. Due buone notizie che dopo essere emerse nei mesi scorsi hanno visto nuovi dettagli nel giorno del cambio del comandante del distaccamento aeroportuale piacentino.
Il nuovo comandante è il tenente colonnello Salvatore Occini che subentra al parigrado Francesco Rossi, destinato al comando delle Forze da combattimento (Milano). Alla cerimonia erano presenti anche il comandante delle Forze da combattimento, il generale di divisione aerea, Luigi Del Bene e dal comandante del 6° Stormo (Ghedi), Giuseppe Vitaliti, da cui il distaccamento dipende.
Il progetto del Flying museum, “in stadio avanzato” e in valutazione allo Stato maggiore dell’Aeronautica, porterà alla base mostre statiche di attrezzature e velivoli dell’Aeronautica e anche eventi che prevedono il sorvolo dell’aeroporto. L’altro pilastro per il rilancio della struttura sul territorio di San Giorgio riguarda i contratti di permuta e concessione che prevedono accordi per utilizzare il terreno dell’aeroporto, da parte di aziende private, per testare o certificare parti meccaniche, mezzi o velivoli (ma anche elicotteri o droni). Finora tre aziende hanno partecipato al bando, due del settore automotive e una del settore difesa (Leonardo).
Alle spalle dello schieramento, in bella mostra e scintillante, c’erano il Tornado Special colors 155° Ets e il Fiat G91 R in versione Frecce tricolore: l’ultimo modello esistente in grado di volare e sistemato dagli specialisti di San Damiano (che stanno anche ricostruendo un vecchio bombardiere trimotore S 79 che era stato ritrovato nel deserto libico). Il G91 si è levato in volo a Pratica di Mare per celebrare il centenario della Forza Armata.
Rossi, nel saluto in cui ha ringraziato il personale civile e militare, ha ricordato i momenti più impegnativi del suo comando tra cui la gestione dell’emergenza Covid (con i pazienti in quarantena accolti nella struttura di San Polo) e l’accoglienza dei profughi afghani dopo la crisi seguita al ritiro delle forze occidentali nel 2021.
Occini, invece, torna a San Damiano che lasciò nel settembre 2016, quando lo Stormo, e il 155° Gruppo di volo, vennero trasferiti al 6° Stormo a Ghedi (Brescia).
«Il 14 settembre di sette anni fa tutti i Tornado del 155° Gruppo Volo decollavano per l’ultima volta dalla pista di San Damiano per trasferirsi al 6° stormo di Ghedi. Io ero a bordo di uno di quei velivoli e tornare oggi a casa, in terra piacentina, da comandante, non può che essere motivo di orgoglio». La professionalità del personale è stata sottolineata anche dal comandante del 6° Stormo, il colonnello Vitaliti, che opera ad alti livelli «nonostante a volte ci sia scarsità di uomini e attrezzature». Il generale Del Bene, infine, ha ricordato che tra le sfide principali c’è la realizzazione del museo all’interno dell’aeroporto, il cui distaccamento è sempre pronto «a fornire supporto a esercitazioni di piccola e media scala».
Tra le autorità militari e civili intervenute, anche il prefetto Daniela Lupo, il vescovo Adriano Cevolotto, il questore Ivo Morelli, il consigliere provinciale Paolo Maloberti, i sindaci di Podenzano (Alessandro Piva) e San Giorgio Donatella Alberoni), di Carpaneto (Andrea Arfani) e il vicesindaco di Piacenza Marco Perini. Infine, schierate anche le associazioni di arma e combattentistiche e i gonfaloni della Provincia e dei Comuni.