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San Martino, «L’edificabilità di un’area non può essere spostata come una valigia»

L’associazione Comitato Terme e val Trebbia interviene sulla decisione del Consiglio comunale di Bobbio

«Dal 31 dicembre la legge 24/17 - interviene l’associazione Comitato Terme e val Trebbia - impegna amministrazioni e cittadini a limitare al 3% il consumo di suolo per nuove pianificazioni. Cosa succede quando i proprietari di terreni  chiedono di spostare  l’edificabilità da un terreno ad un altro? Secondo la normativa vigente, la capacità edificatoria si può spostare solo tra terreni tra loro adiacenti, aventi la stessa destinazione d'uso e senza che sia intaccata la densità abitativa prevista nei Prg.

Il Consiglio comunale di Bobbio del 27 novembre ha votato a maggioranza lo “spostamento della capacità edificatoria da un terreno in località San Martino ad uno in località Sciola della medesima proprietà”. La discussione in Consiglio, gli interventi dei consiglieri e la successiva pubblicazione della delibera non  han però dato risposte soddisfacenti sui punti centrali dell’intervento.

Va chiarito che il terreno a San Martino non è quello con le villette in degrado , ma un altro, ad esso adiacente. Con quello  delle villette però ha un legame: da terreno agricolo ha ottenuto la variante per diventare edificabile solo perché confinante con l'area di sviluppo turistico-termale di San Martino, di proprietà della srl “ Bobbio Terme Village”. 

L’area di sviluppo turistico-termale della Srl poi come sappiamo non si è sviluppata, anzi è fallita  e  sono decaduti tutti i permessi di espansione edilizia. Quindi il terreno adiacente si trova ad esser classificato edificabile in virtù della vicinanza con un’area di sviluppo che da 6 anni non esiste più. L’amministrazione non ritiene siano cessate quindi le ragioni in nome delle quali era stato concesso lo sviluppo residenziale?

Inoltre Lo “spostamento della capacità” da un terreno all’altro è  una procedura inusuale, di cui in provincia si son registrati pochi casi nel corso degli anni, dato che deve soddisfare condizioni stringenti. La delibera non chiarisce se e quali condizioni di spostamento siano state soddisfatte. Perché?

Nella delibera si legge che lo “ spostamento” avviene dal  terreno di s. Martino ad un terreno in loc. Sciola, dentro il perimetro urbano di Bobbio, definito “ area per  attrezzature di interesse urbano”. Quindi  area  per strade, parcheggi, servizi.

Si sposta quindi il residenziale dove ci devono esser servizi? Sembra così, dato che qualche riga sotto si “conferma l’attuale destinazione di area di attrezzature di interesse urbano, da destinarsi a verde e parcheggio, nonché strade di accesso.”

L’edificabilità è quindi trattata come una valigia che  il proprietario può spostare di qua o di là? La delibera lascia aperte tante questioni da chiarire in nome della trasparenza amministrativa,  quella che le norme in vigore prevedono e  che  i cittadini meriterebbero.

Sul terreno di San Martino, quello con scheletri, il sindaco ha poi ribadito il suo  orientamento per un uso pubblico. Questa è una buona notizia, quindi nulla impedisce  di definirne finalmente la destinazione d’uso, ora che l’Ufficio tecnico è operativo e che il Pug è in svolgimento. Basta passare dagli annunci ai fatti».

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