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Attualità Argine di Po / Via Nino Bixio

Il Po carico d'acqua dopo le piogge non ferma lo “Sbarco in Lombardia” di Mistraletti: sponda sinistra raggiunta da tre canoe

In riva al Grande Fiume la simbolica originale manifestazione ideata da Carlo Mistraletti Della Lucia per richiamare l’attenzione delle autorità emiliane e lombarde sulla necessità del recupero della naturalità e balneabilità del Po e dei fiumi piacentini

Quest’anno il programma della 12esima edizione dello “Sbarco in Lombardia”, la simbolica originale manifestazione ideata da Carlo Mistraletti Della Lucia per richiamare l’attenzione delle autorità emiliane e lombarde sulla necessità del recupero della naturalità e balneabilità del Po e dei fiumi piacentini, non è stata accompagnata dalle tradizionali nuotate perché il livello del grande fiume nella notte si era alzato di circa 1,2 metri, e le sue acque oltreché impetuose erano ad alto rischio, trasportando di continuo fusti di alberi, grossi rami e arbusti. 
La missione è comunque stata portata a termine da Giovanni Beretta Anguissola, Luigi Gazzola e Pietro Labò su tre canoe monoposto. Partiti dalla Canottieri Nino Bixio, hanno approdato alla sponda Lombarda, e risalito il fiume sino alla Canottieri Vittorino da Feltre dove, nonostante gli scrosci d’acqua, lo spirito della celebrazione è stato comunque rispettato: un amarcord su alcune delle precedenti edizioni accompagnato anche con un tabellone rievocativo dell’evento 2015 e la illustrazione della proposta di estendere l’attuale Parco Fluviale Regionale del Trebbia al “Lungo Po piacentino” che va dalla foce del Trebbia alla Società Canottieri Nino Bixio. 
A far da spettacolare cornice il grande fiume con il suo carattere e i suoi colori: lo scorrere veloce dell’acqua, le sponde parzialmente cancellate dagli alberi affogati sulle rive e sullo sfondo il ponte che dal 3 giugno ha cancellato le restrizioni del Lockdown ridivenendo simbolo di unione e di libertà; in assonanza con il 6 giugno 1944, il D Day dell’epico “Sbarco in Normandia” che iniziava la liberazione dell’Europa, dal quale, dodici anni fa, Carlo Mistraletti ha tratto spunto per lo sbarco piacentino.

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