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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Ups, Ovs e Mon Cler, i tre fronti del Si Cobas

Il coordinamento provinciale: «Riuscito lo sciopero del Si Cobas sul territorio piacentino e confinante»

«Nella giornata di oggi, 20 maggio, riuscito lo sciopero del Si Cobas sul territorio piacentino e confinante. Lo sciopero si è aperto con la positiva notizia della stipula dell’accordo fra il sindacato e Cooperativa San Giorgio, operante nel sito Moncler di Castelsangiovanni. L’accordo riconferma la concretezza del Si Cobas nell’ottenere risultati per i lavoratori, sancendo l’introduzione della festività patronale (24 giugno), il riconoscimento di un mese aggiuntivo di maternità facoltativa pagata al 50%, l’integrazione di malattia al 100% e l’assunzione di tutti i lavoratori sotto srl». Si legge in una nota inviata dal sindacato.

«Lo sciopero era stato indetto su tutto il territorio nazionale dal sindacalismo di base per rivendicare avanzamenti salariali e contestare le politiche di riarmo intraprese dal governo Draghi. La guerra in Ucraina sta già producendo affetti devastanti per i lavoratori italiani, dal rialzo delle bollette e della benzina al già annunciato rialzo del prezzo del grano e conseguentemente degli alimenti base come pasta e farina. A fronte di questo vero e proprio massacro per le tasche degli italiani, non solo è stata insufficiente l’azione di calmieramento messa in campo dal governo, ma gli aumenti delle spese militari votato da tutto l’arco parlamentare rischiano di dare un secondo devastante colpo alle condizioni di vita di tutti i lavoratori. Finanziare le poche aziende private produttrici di armamenti significa dover tagliare ulteriormente su sanità e istruzione, proprio i due comparti che due anni di pandemia avrebbero dovuto evidenziare come prioritari per il rilancio del paese».

«Spiegare ai lavoratori  - prosegue - la stretta connessione fra guerra, riarmo e condizioni reddituali è un onere che solo il Si Cobas ci pare abbia avuto il coraggio di assumersi, riscontrando nel territorio piacentino alte percentuali di adesione nei tradizionali settori in cui risulta da qualche anno maggioritario: trasporto merci-logistica ed agricoltura. Una manifestazione si è avuta nei pressi di Ups, nota multinazionale delle spedizioni dove da una settimana il Si Cobas è impegnato nella battaglia per la stabilizzazione dei lavoratori precari, che in particolare fra i driver vedono continuamente spremuta la loro vita con ritmi forsennati (nel caso di Ups si è registrato un grave incidente sul lavoro, a fronte del quale le aziende operanti in appalto hanno deciso di non rinnovare il contratto al lavoratore, fatto eticamente deplorevole)».

«E’ questo - prosegue il coordinamento provinciale  - il prezzo per un sistema di subappalti fuori controllo, in cui alle pretese della cooperativa appaltatrice Pnc non corrispondono adeguati livelli di tutele. L’agitazione continuerà sino al pieno soddisfacimento delle rivendicazioni operaie. Da segnalare come, durante lo sciopero ad Ups, sia andata in scena anche la continuazione della trattativa fra Si Cobas e consorzio Cal, riguardante il sito Ovs di Pontenure. Il magazzino vive un momento di tensione a causa del rinnovo degli accordi in essere, frangente nel quale il Si Cobas sta combattendo per allargare i diritti rivendicando tra le altre cose l’innalzamento del ticket mensa e il riconoscimento di un premio di produzione. La trattativa si aggiornerà la settimana prossima e resta intesa la determinazione del Sindacato a difendere le condizioni salariali in una così pesante congiuntura politico-economica». 

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