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«Separazione Ispettorato nazionale del lavoro, lavoratori esclusi dagli aumenti delle indennità»: è sciopero

I sindacati: «Chiediamo a nome e per conto anche del personale tutto dell’ITL di Piacenza, al Governo un cambio di rotta rispetto a questa discriminazione nei confronti dei dipendenti degli Ispettorati del Lavoro»

Sciopero del personale per l’intero turno nella giornata del 18 marzo. Lo annunciano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Federazione Confsal Unsa e Flp Lavoro Inl-Anpal nell'alveo dello stato di agitazione e a margine dell'assembla delle organizzazioni sindacali e che ha ottenuto la massima partecipazione dei lavoratori. E, scrivono in una nota «sono previste altre forme di protesta pur nella garanzia dello svolgimento delle attività ordinarie». «Gli ispettorati del Lavoro rappresentano - scrivono - gli avamposti istituzionali nella lotta alle irregolarità sui luoghi di lavoro. La separazione dell'intero apparato dell’Agenzia denominata Inl, deputata ad assolvere a compiti istituzionali vieppiù gravosi e importanti, se non fondamentali, per la tutela dei lavoratori tutti in questo Paese, dal ministero del Lavoro doveva essere finalizzata a meglio fronteggiare l'illegalità diffusa nel mondo del lavoro. Quella operazione normativamente definita a suo tempo “a costo zero” rischia di presentare il conto ai circa 4mila dipendenti dell'Ispettorato nazionale del Lavoro, oggi esclusi dai lungamente attesi aumenti delle indennità di Amministrazione, che vanno dai 1500 ai 2500 euro annui di perequazione, già accordata, invece, a tutti i lavoratori dei ministeri». «Si rimarca - aggiungono - come i lavoratori dell’Inl siano proprio coloro ai quali è affidata non solo la lotta agli illeciti sul lavoro ma, con le recenti disposizioni normative, anche, forse per giunta discutibilmente, quantomeno per le modalità formative ed operative in essere, la tutela della sicurezza sul lavoro».

«Se a questo si aggiunge  - proseguono - la mancanza di una formazione specifica, di adeguati requisiti specifici di competenza nella selezione del personale (come anche nell’ultimo bando di concorso finalizzato all’assunzione di ersonale con profilo tecnico), emerge un quadro di svilimento dell'attività svolta dagli Ispettorati del Lavoro, il tutto proprio nel momento in cui la loro presenza diventa sempre più necessaria e insostituibile nella lotta al mondo del lavoro nero, del caporalato e della tutela della sicurezza dei lavoratori. Chiediamo a nome e per conto anche del personale tutto dell’ITL di Piacenza, al Governo un cambio di rotta rispetto a questa discriminazione nei confronti dei dipendenti degli Ispettorati del Lavoro e che promuova investimenti sia economici sia di formazione per rispondere adeguatamente alla lotta all'illegalità diffusa nei luoghi di lavoro». «Invitiamo cittadini e utenti  - concludono - a tollerare gli eventuali disagi che da tali iniziative di protesta dovessero derivare e, anzi, sostenere i lavoratori dell’Ispettorato, in una legittima rivendicazione a tutela del proprio quotidiano impegno ad assolvere ai propri sempre più delicati e gravosi compiti istituzionali».

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