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“Sereni Orizzonti” dopo l’inchiesta: «Tutto regolare nelle tre case per anziani del Piacentino»

Cambio ai vertici dopo l’arresto del suo fondatore l’azienda prova a rassicurare: «Nessun rilievo mosso ai tre centri di questo territorio, rimaniamo solidi»

Nelle scorse settimane le Fiamme Gialle di Udine, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno scoperto quello che ritengono «un sofisticato ed esteso sistema di frode, in materia di spesa socio-sanitaria, ai danni dei bilanci delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Sicilia». Nell'ambito dell'inchiesta è stato arrestato Massimo Blasoni, fondatore del gruppo "Sereni Orizzonti". Dopo il grande clamore relativo all'arresto del suo fondatore, ora interviene proprio la Sereni Orizzonti. «La vicenda giudiziaria che ha recentemente colpito il vertice nonché alcuni manager e funzionari di Sereni Orizzonti – si legge in una nota della società - azienda leader nel settore della costruzione e gestione di Rsa per anziani, non ha mai interrotto la normale attività nelle sue tre strutture in provincia di Piacenza (CRA “Duemiglia” nel capoluogo, Residenza “Emilio Fontanella” a San Nicolò Rottofreno e Residenza “Istituto Longobucco” a Calendasco) così come nelle altre 77 distribuite in Italia, Spagna e Germania. Resta peraltro inalterata la solidità economico-finanziaria dell’intero gruppo, che quest’anno supererà i 200 milioni di fatturato. Lo sanno bene tutti gli oltre 3mila dipendenti, che non nutrono alcuna preoccupazione sul mantenimento del proprio posto di lavoro e tantomeno sulla corresponsione puntuale del proprio stipendio. Lo hanno capito anche i familiari dei circa 5.600 ospiti, nessuno dei quali ha infatti deciso di ritirare i propri cari da tali strutture».

«Lo scorso 3 novembre sono stati inoltre rinnovati i vertici di Sereni Orizzonti: alla guida della Holding è stato nominato come amministratore unico Simone Bressan mentre la Spa operativa ha adesso come presidente il socio fondatore Giorgio Zucchini, che ha assunto anche le deleghe alla riorganizzazione aziendale. Uno dei suoi primi impegni sarà infatti l’analisi puntuale delle singole strutture e il rapido superamento di eventuali criticità che dovessero emergere per quanto riguarda la manutenzione degli edifici, l’inquadramento del personale oppure i livelli di qualità nell’assistenza agli ospiti».

«Per quanto riguarda comunque le tre strutture del gruppo in provincia di Piacenza, le ultime ispezioni effettuate nella CRA “Duemiglia” (il 25 giugno dalla Guardia di Finanza, il 3 agosto dalla AUSL di Piacenza e l’11 ottobre dall’Ispettorato del Lavoro), nella RSA “Emilio Fontanella” (il 28 ottobre e il 4 novembre dalla AUSL di Piacenza) e nella RSA “Istituto Longobucco” (il 17 giugno dall’Ispettorato del Lavoro, il 4 e il 7 novembre dalla AUSL di Piacenza) hanno accertato il buon trattamento di tutti gli ospiti, una manutenzione corretta degli stabili, il pieno rispetto della normativa regionale sull’erogazione delle ore di assistenza e la completezza della documentazione richiesta sull’inquadramento e i turni del personale».

Riportiamo quanto riferitoci, in nome e per conto della Sereni Orizzonti e Massimo Blasoni, dall’avv. Fausto Discepolo: detto procedimento ha trovato definizione mediante applicazione pena su richiesta delle parti avanti al G.I.P. del Tribunale di Udine ove il reato è stato derubricato alla ben più lieve ipotesi di frode nelle pubbliche forniture di cui all'art. 356 c.p. - che, per come interpretato dalla giurisprudenza, consiste sostanzialmente in un inadempimento ai contratti di pubblica fornitura – calcolando un danno complessivo nell'ordine di meno di un terzo di quello inizialmente contestato.

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