«Servono risposte dai sindacati, firmare il registro elettronico da casa è un reato?»
«Anche nella nostra provincia, in alcune scuole, si continua a firmare il registro elettronico secondo le indicazioni fornite dai dirigenti scolastici, nonostante questo sia un reato. Io sono un insegnante di scuola primaria che, da quando si trova a casa, come molti altri insegnanti, ha dovuto svolgere le proprie mansioni lavorative attraverso la didattica a distanza. Molti erano ignari, come me, di tale legge. La firma sul registro elettronico (che costituisce un reato, dal momento che non siamo a scuola fisicamente, ma lavoriamo da casa) è grave. Spero che ci siano chiarezza e risposte concrete da parte dei sindacati. A volte neanche i dirigenti scolastici si attengono alle normative e noi insegnanti ci ritroviamo a mettere in pratica ciò che ci viene dettato dai nostri superiori, non consapevoli che quello che ci dicono di fare sia la cosa giusta. Fare didattica a distanza è sicuramente una questione nuova per tutti. Non mi si può dire di firmare quattro ore di registro se poi nella realtà non è così».
Un insegnante